Cos’è la morfologia?

La morfologia è un campo della linguistica focalizzato sullo studio delle forme e della formazione delle parole in una lingua. Un morfema è la più piccola unità indivisibile di una lingua che conserva un significato. Le regole della morfologia all’interno di una lingua tendono ad essere relativamente regolari, così che se si vede il sostantivo morfema per la prima volta, ad esempio, si può dedurre che è probabilmente correlato alla parola morfema.

Esistono tre tipi principali di lingue quando si tratta di morfologia: due di queste sono polisintetiche, nel senso che le parole sono costituite da morfemi collegati. Un tipo di linguaggio polisintetico è un linguaggio fusionale o flesso, in cui i morfemi sono compressi insieme e spesso cambiati drasticamente nel processo. L’inglese è un buon esempio di lingua fusionale. L’altro tipo di lingua polisintetica è una lingua agglutinante, in cui i morfemi sono collegati ma rimangono più o meno invariati – molte lingue dei nativi americani, così come lo swahili, il giapponese, il tedesco e l’ungherese, lo dimostrano. All’altra estremità dello spettro ci sono le lingue analitiche o isolanti, in cui la grande maggioranza dei morfemi rimane parole indipendenti – il mandarino è il miglior esempio di questo.

Questo può essere un concetto confuso, quindi un esempio può essere utile. Osservando la morfologia dell’inglese, che non è una lingua particolarmente flessa nella sua forma moderna, ma conserva un certo numero di resti, potremmo creare la parola spaventosamente, che è composta da quattro morfemi: fright, che è un sostantivo; en, che converte il sostantivo in verbo; ing, che lo converte in aggettivo; e ly, che lo converte in avverbio. Nel tempo, le lingue tendono a diventare sempre meno flesse, in particolare quando si verificano molti contatti interculturali. Nella morfologia, questo è dovuto al fatto che le lingue diventano creolizzate quando vari pidgin usati per comunicare tra gruppi disparati diventano parlati in modo nativo e l’intercomunicazione nei pidgin è facilitata dalla caduta delle inflessioni.

Sebbene tu possa essere abituato a vedere certe forme in un contesto specifico, come le coniugazioni alla fine di una parola, possono esprimersi in molti modi diversi. A parte l’uso inglese di prefisso e suffisso, le parole possono anche essere flesse cambiando il suono di una vocale – chiamato umlaut – o inserendo un affisso proprio nel mezzo della parola. Gli affissi possono anche essere piuttosto lunghi, non solo piccoli frammenti di suono: in Quechua, ad esempio, ci sono un certo numero di affissi di due sillabe. Sebbene la maggior parte delle persone non studi mai formalmente la morfologia, è qualcosa che i madrelingua capiscono intuitivamente. Ogni volta che una persona impara una nuova parola e trova immediatamente un numero qualsiasi di forme per quella parola – passato, plurale, forma di un sostantivo – sta applicando le regole della morfologia inconsciamente per determinare quale dovrebbe essere la nuova forma.