La sindrome di Plummer-Vinson, o PVS, è una condizione tradizionalmente associata all’anemia sideropenica. Le persone che hanno la sindrome, nota anche come disfagia sideropenica e, nel Regno Unito, come sindrome di Paterson-Brown-Kelly, hanno difficoltà a deglutire a causa delle cosiddette reti esofagee. Una rete esofagea è una conseguenza di una parte del rivestimento dell’esofago, il tubo che porta il cibo allo stomaco. Questa crescita di tessuto rende l’esofago più stretto, causando tipicamente problemi di deglutizione. Possono verificarsi anche sintomi di carenza di ferro, come sensazione di stanchezza e aspetto pallido, e la condizione viene generalmente trattata con integratori di ferro.
Il numero di casi di sindrome di Plummer-Vinson è diminuito negli ultimi tempi e il disturbo è diventato raro. Si pensa che ciò sia dovuto ai miglioramenti nella nutrizione e nell’assistenza medica che hanno avuto luogo nel secolo scorso. Le donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni sono più frequentemente colpite dalla condizione, che si ritiene sia associata ad un aumentato rischio di sviluppare il cancro alla gola o all’esofago.
Un primo sintomo della sindrome di Plummer-Vinson è avere difficoltà a deglutire cibi solidi. Il problema di solito si verifica e si spegne per un certo numero di anni e non è associato al dolore. Se la condizione progredisce, può diventare difficile ingerire cibi o liquidi più morbidi. A volte si sperimenta il soffocamento. Una persona con la sindrome di Plummer-Vinson è solitamente in grado di descrivere esattamente il livello a cui si verifica il blocco, corrispondente alla posizione della rete esofagea, che si trova tipicamente nell’esofago superiore.
Ulteriori problemi osservati nelle persone con sindrome di Plummer-Vinson sono causati dalla carenza di ferro. I segni di carenza di ferro possono includere pelle pallida, unghie a forma di cucchiaio, pelle dolorante e screpolata agli angoli della bocca e glossite, dove la lingua è dolorante, liscia e gonfia. Se la carenza di ferro è abbastanza grave da causare anemia, possono manifestarsi sintomi di stanchezza e mancanza di respiro.
Per diagnosticare la sindrome di Plummer-Vinson, di solito sono necessari esami del sangue per controllare i livelli di ferro. Un tipo di radiografia nota come rondine baritata può essere utilizzata per rivelare la forma dell’esofago, oppure il processo di deglutizione può essere visto dal vivo utilizzando una tecnica nota come video fluoroscopia. La sindrome di Plummer-Vinson può essere trattata con compresse di ferro, poiché riportare i livelli ematici di ferro a livelli normali di solito cura qualsiasi anemia e migliora la capacità di deglutizione. A volte una rete esofagea è progredita troppo per rispondere agli integratori di ferro, nel qual caso l’esofago ristretto può essere allargato utilizzando uno speciale strumento di dilatazione o un palloncino.