Cos’è l’Audismo?

Una persona è migliore perché può sentire? Le persone con disabilità uditive sono in qualche modo meno abili, meno capaci o meno dotate di quelle che possono sentire? Queste sarebbero le affermazioni di un revisore dei conti, una persona che discrimina i non udenti in modo sottile o palese.
Il termine audismo è stato usato per la prima volta da Tom Humphries negli anni ‘1970, ed è diventato di nuovo molto utilizzato dagli anni ‘1990. Può significare mettere stereotipi negativi sui sordi a causa del loro stato di non udito. Sarebbe un errore presumere che questo atteggiamento derivi esclusivamente dalla comunità degli udenti. Semplicemente non è vero. Alcune persone che praticano l’autismo sono sorde o lavorano con la comunità dei non udenti.

In particolare, questa tassa può essere imposta a persone che hanno alcun potere sui sordi. Mantengono quel potere limitando il potere delle persone sorde e determinando cosa dovrebbero imparare, fare, studiare o sapere. Anche i genitori di bambini sordi potrebbero potenzialmente essere uditori se vedono i loro figli come limitati dal parlare non verbalmente o dal non sentire e cercano di compensare questo facendogli imparare a leggere le labbra, a parlare ad alta voce o altre cose che non sono esattamente necessarie e questo può rubare all’esperienza unica dei sordi.

Un altro modo in cui l’audismo potrebbe essere espresso è attraverso la capacità di giudizio basata sul non udito. Questo è simile alla capacità di giudizio basata sul possesso di genitali femminili, o su una certa tonalità della pelle o preferenza religiosa. Quando il giudizio principale dipende dalla capacità uditiva, è un giudizio audistico: un tipo di odio e ignoranza che può far infuriare le molte persone diverse che non possono sentire.

È molto chiaro, tuttavia, che potrebbe essere difficile non essere un auditor senza una riflessione cosciente. Molte persone sono motivate a farlo da ciò che credono essere gentilezza e pietà, senza pensare che compatire qualcuno per il non udito rende quella persona meno piena e completa con la capacità di numerosi doni e abilità. Coloro che sarebbero così motivati ​​devono capire che quando la pietà denigra la personalità, può causare danni irreparabili.

Altri atti di audismo sono molto più evidenti. L’assunto che una persona non udente manchi di intelligenza perché non parla a voce può suggerire una discriminazione più deliberata. L’interdizione della persona non udente da certi tipi di lavoro potrebbe sicuramente essere interpretata come una violazione delle norme costruite per la protezione delle persone con disabilità. Spesso gli atteggiamenti dell’audismo si basano sull’ignoranza e sugli stereotipi che non trovano riscontro nella realtà.