Lo shock anafilattico è una forma particolarmente grave di reazione allergica, che può essere fatale se non trattata rapidamente e adeguatamente. Gli allergeni che possono portare a questa condizione sono molteplici, e in alcuni casi è sufficiente anche una traccia per innescare una completa anafilassi. A causa della sua azione estremamente rapida, questa reazione è responsabile di molti decessi negli Stati Uniti e nel mondo. Si stima che più di 400 persone muoiano ogni anno negli Stati Uniti per shock anafilattico causato da punture di insetti e più di 125 persone muoiano ogni anno a causa di allergie alimentari.
I sintomi dello shock anafilattico sono vari, ma spesso includono una costrizione delle vie aeree, stordimento e svenimento, gonfiore del collo e del viso, prurito e bassa pressione sanguigna. Un restringimento delle vie aeree, causato da un restringimento delle pareti dei bronchioli, è la causa di morte più comune in questi casi. Ciò si verifica spesso entro pochi minuti dal contatto con l’allergene responsabile e, a meno che l’assistenza di emergenza non sia a portata di mano o nelle immediate vicinanze, c’è poco da fare per ripristinare il flusso d’aria.
Coloro a cui sono state diagnosticate in passato gravi reazioni allergiche possono portare con sé una qualche forma di epinefrina (adrenalina) facilmente somministrabile. La marca più comune di adrenalina autoiniettabile è EpiPen® ed è progettata per essere autosomministrata. È altamente raccomandato che chiunque abbia gravi allergie porti sempre con sé una qualche forma di adrenalina. Negli Stati Uniti, questi dispositivi richiedono una prescrizione. Sebbene occasionalmente possano essere necessarie dosi aggiuntive di adrenalina per contrastare completamente gli effetti dell’allergene, occorre prestare attenzione che la dose secondaria non venga iniettata troppo presto, poiché ciò può causare un aumento del battito cardiaco che può comportare rischi per la salute.
Alcuni dei casi più gravi di shock anafilattico derivano da allergeni molto comuni nell’ambiente moderno, come arachidi e semi di soia. Grande attenzione deve essere posta da chi ha un’elevata sensibilità a questi allergeni per evitarli. Nel tentativo di ridurre i decessi causati dallo shock anafilattico, gli Stati Uniti richiedono alle aziende alimentari di rivelare se i loro prodotti sono fabbricati in uno stabilimento che elabora anche allergeni comuni, poiché anche i livelli in tracce potrebbero essere sufficienti per innescare una reazione. Altri allergeni comunemente responsabili dell’anafilassi includono le punture di api, vespe e alcune formiche; latticini; pesce e crostacei; noccioline; lattice; e alcuni farmaci, come la penicillina.