Piblokto o pibloktoq è una sindrome psichiatrica che è stata descritta per la prima volta dagli esploratori nelle regioni artiche del mondo. Da allora è stato ampiamente trattato e può essere trovato anche in testi psichiatrici, con teorie per spiegarlo che vanno dalla tossicità della vitamina A al clima rigido. Tuttavia, la ricerca sulle popolazioni aborigene e inuit canadesi evidenziata dalla giornalista canadese Sarah Efron ha suggerito che in realtà il piblokto potrebbe essere stato un’invenzione degli esploratori e non una vera e propria sindrome. La comunità psichiatrica è spesso lenta ad aggiornarsi e c’è qualche controversia sulla veridicità delle segnalazioni di piblokto.
Gli esploratori dell’Artico descrivevano azioni che ritenevano segni di disturbo mentale tra cui urla, depressione, ritiro dalla società, mancanza di sensibilità al freddo ed ecolalia, in cui le persone ripetono suoni senza senso. Alcune persone hanno anche descritto situazioni in cui le persone mangiavano oggetti normalmente non considerati cibo, comprese le feci. Gli esploratori hanno chiesto alle popolazioni native quale parola avrebbero usato per descrivere la sindrome e hanno scritto “pibloktoq” o “piblokto”, ma, secondo Efron, queste parole sembrano essere trascrizioni errate o confusioni perché non sembrano esistere.
Era comune per gli esploratori europei confondere le parole native o trascriverle male. In un’epoca in cui l’ortografia delle parole inglesi era ancora selvaggiamente incoerente, le persone che tentavano di trascrivere parole in lingue straniere spesso trovavano alcune variazioni molto creative. Ci sono diverse parole Inuit simili a “piblokto” che descrivono vari stati di disagio mentale, e può essere che queste parole siano state usate e che gli esploratori le abbiano fraintese.
Alcuni storici canadesi che hanno studiato piblokto hanno suggerito che in realtà ciò che gli esploratori consideravano “follia” potrebbe essere stata una reazione allo stress. Gli esploratori europei hanno fortemente sottolineato le comunità con cui hanno interagito, specialmente quando hanno portato con sé membri della popolazione nativa da utilizzare come guide e assistenti. È possibile che il comportamento osservato e riportato da alcuni esploratori fosse effettivamente aberrante, ma aveva meno a che fare con le dure condizioni dell’Artico che con le condizioni incontrate tra i gruppi di esploratori.
Definito “follia artica” o “isteria artica”, piblokto potrebbe essere stato sensazionalizzato da alcuni esploratori, poiché molti avventurieri avevano bisogno di recuperare i costi delle spedizioni con la vendita di libri, conferenze e attività simili. Una volta che il concetto di piblokto è entrato nel canone, si è rivelato difficile da rimuovere, con una manciata di resoconti aneddotici amplificati.