Gaijin è semplicemente una parola giapponese che significa “straniero” o “estraneo”, ma è stata associata ad alcune connotazioni complesse nella cultura giapponese. Sebbene una volta la parola avesse un’associazione abbastanza neutrale, oggi è considerata scortese in alcuni gruppi sociali e alcune persone scelgono di usare altre parole per descrivere persone di estrazione straniera. Ciò è particolarmente vero nei media giapponesi, dove una parola strettamente correlata, gaikokujin, è tipicamente usata al posto di gaijin.
In origine, questa parola era usata per riferirsi a estranei o estranei, ma non a persone provenienti da paesi stranieri. Quando i giapponesi avevano contatti con persone di altri paesi, usavano una varietà di termini per descriverli prima che gaijin venisse usato in riferimento agli stranieri. Molti visitatori stranieri in Giappone erano radicalmente diversi dai loro ospiti, attirando una grande attenzione grazie alle loro abitudini insolite e all’aspetto distintivo. Per questo forse non è descrivere che una parola che significa “straniero” sia stata usata in riferimento agli stranieri, soprattutto europei.
L’uso di una parola che originariamente significava “estraneo” per descrivere gli stranieri potrebbe essere interpretato come un esempio della cultura notoriamente insulare e talvolta molto elitaria del Giappone. Tuttavia, in alcune parti del Giappone, la parola ha effettivamente avuto connotazioni positive in vari momenti della storia, facendo riferimento al potere economico spesso formidabile degli stranieri che fanno affari in Giappone. In altri momenti della storia, questa parola aveva connotazioni abbastanza neutre, essendo usata più come un aggettivo che come un epiteto.
Tuttavia, questa parola appare spesso in frasi gergali che denigrano gli stranieri e alcune persone la trovano offensiva di conseguenza. Per questo motivo, gaijin viene spesso sostituito con gaikokujin, che letteralmente significa “persona di campagna”, piuttosto che “persona esterna” quando tradotto dal giapponese. Gli stranieri in Giappone possono a volte riferirsi scherzosamente a se stessi come gaijin, riferendosi alle lotte che hanno avuto durante l’adattamento alla società e alla cultura giapponesi. Sebbene il Giappone ora accolga gli stranieri, sono ancora abbastanza insoliti in alcune regioni per le chiamate di gaijin da, o “c’è lo straniero” da risuonare quando i visitatori di altri paesi camminano per strada.
Molte lingue hanno una parola speciale per descrivere gli estranei e l’uso di tali parole è spesso molto sottile e difficile da capire per gli estranei. Soprattutto in un posto come il Giappone, dove le persone obbediscono a un codice sociale complesso e molto rigoroso, è una buona idea fare ricerche approfondite prima di recarsi in Giappone o interagire con aziende giapponesi. Altrimenti, uno potrebbe trovarsi chiamato uno “stupido gaijin” a porte chiuse.