Una colonia epilettica è una struttura residenziale progettata per soddisfare le esigenze di trattamento degli epilettici. Tali siti sono stati storicamente utilizzati per isolare gli epilettici e i malati di mente dal resto della società, riflettendo una diffusa paura dell’epilessia e della malattia mentale. Le strutture moderne di solito non usano il termine “colonia epilettica” e possono concentrarsi sul trattamento ospedaliero e ambulatoriale per una varietà di condizioni neurologiche, non solo per l’epilessia.
La prima colonia epilettica sembra essere stata fondata a Bielefeld, in Germania, nel 1800, più o meno nello stesso periodo in cui il movimento eugenetico stava travolgendo la comunità europea. Questa non è una semplice coincidenza; l’eugenetica è un movimento sociale che coinvolge l’allevamento selettivo della razza umana per promuovere i tratti desiderabili. L’isolamento degli epilettici aveva senza dubbio lo scopo di rimuovere l’epilessia dal pool genetico, e quando il concetto è stato adottato negli Stati Uniti, alcune strutture hanno persino sterilizzato i loro detenuti, assicurando che non potessero procreare.
Storicamente, le colonie epilettiche sono state dipinte come piacevoli strutture dedicate alla cura disinteressata del paziente. Le strutture erano spesso divise in reparti “curabili”, “incurabili” e “violenti”, e si supponeva che i pazienti avessero accesso a cure mediche di prim’ordine, terapia fisica, ricreazione e così via. In effetti, una colonia epilettica era spesso un luogo molto triste, progettato più come una prigione che come una struttura di cura residenziale, e molte persone in tali colonie avevano condizioni diverse dall’epilessia che non venivano curate.
Le colonie epilettiche si vantavano spesso di “liste d’attesa” per i pazienti, quando in realtà molti pazienti erano costretti a trasferirsi nella colonia dai familiari o dai loro medici. Alcune famiglie hanno scelto di inviare parenti malati in una colonia epilettica perché credevano che il membro della famiglia potesse migliorare con una migliore assistenza medica, mentre altre semplicemente hanno scaricato tali parenti, non volendo far fronte alle loro disabilità. In entrambi i casi, una volta in una colonia epilettica, uscirne era solitamente difficile. Altri pensavano che i propri cari epilettici potessero sentirsi più a loro agio in compagnia di altri malati di epilessia.
Quando la popolarità dell’eugenetica iniziò a declinare, così fece anche la colonia epilettica. Molte di queste colonie chiusero già negli anni ‘1920, mentre altre scomparvero dal paesaggio fino agli anni ‘1950 e ‘1960. Poiché l’idea di confinare gli epilettici perse popolarità, tuttavia, molte strutture continuarono a prendersi cura di pazienti mentali, fino agli anni ‘1980, quando la maggior parte degli ospedali psichiatrici statali furono chiusi negli Stati Uniti.
Oggi, gli epilettici e le persone con malattie mentali hanno numerose opzioni di trattamento, alcune delle quali possono includere soggiorni in strutture ospedaliere. Tuttavia, le condizioni di tali strutture differiscono radicalmente da quelle delle storiche colonie epilettiche, con personale professionale, sensibile e profondamente attento al benessere del paziente.