Retinoscopia è il termine medico che letteralmente significa “esame visivo della retina”. Lo scopo di una retinoscopia è determinare e misurare l’errore di rifrazione dell’occhio schematico di un paziente e determinare la corretta prescrizione per le lenti correttive. In un ambiente scarsamente illuminato, un oculista esegue una retinoscopia utilizzando un retinoscopio, che è uno strumento che utilizza la luce rifratta dalla pupilla per aiutare il medico a determinare se un paziente ha bisogno di lenti correttive.
Osservando la luce, un oculista può determinare una delle tre possibili condizioni. Miopia, o miopia, significa che un paziente ha difficoltà a vedere a distanza. Ipermetropia, o lungimiranza, significa che un paziente vede bene a distanza, ma ha difficoltà a mettere a fuoco oggetti o parole da vicino. L’emmetropia è l’assenza delle suddette condizioni e significa che non sono necessarie lenti correttive. Una retinoscopia determina sia la presenza che il grado di qualsiasi condizione.
La retinoscopia è un esame utile che non richiede al paziente di rispondere ai giudizi della propria visione. Durante un tipico esame oculistico, viene eseguita la retinoscopia. Se il medico determina che sia presente la miopia o l’ipermetropia, procede con ulteriori esami e test soggettivi, come ad esempio far leggere al paziente una tabella oculistica o fissare la vista su un oggetto a distanza senza l’ausilio di lenti correttive. Il medico fornisce quindi lenti di lavoro correttive per visualizzare lo stesso oggetto con lenti a potenza negativa o positiva. Il potere negativo corregge la miopia e il potere positivo corregge l’ipermetropia.
La retinoscopia viene comunemente eseguita da optometristi, che sono professionisti sanitari autorizzati a eseguire esami oculistici utilizzati per diagnosticare e trattare condizioni che influenzano la vista. Gli esami oculistici dovrebbero essere eseguiti nei bambini una volta ogni 12 mesi e gli adulti dovrebbero essere controllati da un optometrista autorizzato almeno una volta ogni due anni, salvo eventuali problemi di vista. I pazienti che manifestano un improvviso cambiamento della vista, visione offuscata o mal di testa dovrebbero consultare un optometrista, che può indirizzare il paziente a un oculista, un medico specializzato nella cura e nel trattamento degli occhi.