Il latino è una lingua viva?

Il latino è ampiamente conosciuto come una “lingua morta”, ed è certamente vero che nessuno lo impara come lingua madre. Tuttavia, per certi versi, il latino è ancora molto vivo. Ogni venerdì sera per trent’anni, l’emittente nazionale finlandese Yle ha mandato in onda un notiziario di cinque minuti in latino, tradotto e curato da diversi importanti accademici. Fin dalla sua nascita nel 1989, il segmento di Yle Radio 1 era noto come Nuntii Latini (“Notizie latine”) e si concentrava sulle notizie finlandesi e mondiali. Il programma ha attirato un devoto seguito di circa 40,000 ascoltatori, molti dei quali si sono divertiti a sentire la lingua classica che avevano imparato a scuola parlata ad alta voce e usata per discutere di attualità, persone e problemi moderni. L’esclusivo programma radiofonico si è finalmente concluso il 14 giugno 2019, aggiornando gli ascoltatori su notizie come l’accordo sull’immigrazione tra Stati Uniti e Messico.

Viva il latino:

I latinisti che hanno contribuito allo spettacolo hanno cercato di adattare il vocabolario classico al mondo moderno, sviluppando parole come aeroplanum per aeroplano e cursus electronicus per e-mail.
La Finlandia sembra avere un’affinità con la lingua degli antichi romani. Negli anni ‘1990, il professore di letteratura Jukka Ammondt registrò notoriamente un album di successi di Elvis Presley in latino.
Altrove, il latino è ancora vivo e vegeto: esiste una versione latina di Wikipedia con 131,000 articoli e il Vaticano ha recentemente avviato il proprio bollettino di notizie in latino.