In letteratura, quali sono gli usi dell’animismo?

L’animismo si riferisce generalmente alla credenza negli spiriti o nelle anime, siano essi umani, animali o oggetti come le caratteristiche della terra. Viene spesso presentato come parte del patrimonio culturale dell’autore, ma può essere utilizzato anche in altri contesti, ad esempio per dare un’aria di fantasia a una storia o per fare qualche particolare affermazione morale o filosofica. Tipicamente, l’animismo è la credenza di veri gruppi di persone moderne o storiche, ma in letteratura quasi ogni riferimento alle anime può essere considerato animistico.

Molte opere popolari di narrativa animistica si basano sul patrimonio culturale dell’autore. Uno degli obiettivi di tale letteratura è esporre le credenze di quella cultura a un pubblico più ampio. Un esempio di ciò è il romanzo Things Fall Apart dell’autrice nigeriana Chinua Achebe. Il romanzo ripercorre i cambiamenti nei personaggi e nella cultura animistica Ibo della Nigera a seguito dell’interazione con gli europei. L’animismo in Things Fall Apart ha introdotto molti lettori occidentali alle complicazioni inerenti alle interazioni interculturali africane.

L’animismo può anche far parte della scoperta di sé di un personaggio, come in Bless Me, Ultima di Rudolfo Anayo, una storia di formazione che esplora le connessioni tra il cattolicesimo e le credenze mistiche dei nativi americani nella cultura chicano. In Bless Me, Ultima, il misticismo rappresenta un ricco modo di vivere libero da risposte semplicistiche o luoghi comuni morali.

In altri casi, la letteratura che coinvolge l’animismo potrebbe non attingere al background dell’autore, ma utilizzare ancora le credenze di un gruppo di persone reali. Data la frequente enfasi dell’animismo sulle anime o sugli spiriti delle caratteristiche naturali, questo punto a volte ha sfumature ambientali o conservazioniste. Queste opere possono enfatizzare la distruttività della modernità in contrasto con la bellezza di vivere in armonia con la natura. Un esempio di ciò è il romanzo Balla coi lupi di Michael Blake, che in seguito ha adattato in una sceneggiatura per il film omonimo.

Molte opere di fantasia o favola, per certi versi, possono essere considerate anche animistiche. L’esistenza dei fantasmi, per esempio, presuppone una sorta di anima o spirito. Alcune opere di realismo magico rientrano in questa categoria. Anche nelle favole agli animali vengono attribuite caratteristiche umane che a volte rasentano lo spirituale, ma possono anche essere semplicemente antropomorfiche. Il termine antropomorfismo è una figura retorica in cui l’autore attribuisce figurativamente caratteristiche umane a una creatura non umana. Nel contesto della storia, un oggetto antropomorfizzato non è in realtà considerato spirituale.