La scienza che ricerca il movimento degli effetti e le diverse forze esercitate sul corpo, sia internamente che esternamente, si chiama biomeccanica. La biomeccanica dell’osso esamina la dinamica e le conseguenze, o il modo in cui le ossa reagiscono, di fronte ai cambiamenti. Un cambiamento che pu? verificarsi internamente pu? variare dalla contrazione di diversi gruppi muscolari che applicano pressione contro le ossa ad alterazioni della struttura ossea, come ad esempio rigonfiamenti anomali delle articolazioni risultanti dall’artrite. Le forze esterne possono variare da cose come il tentativo di sollevare un oggetto pesante a variazioni della superficie quando si cammina.
La composizione, la forza, la lunghezza, la salute e il posizionamento dell’osso all’interno del corpo hanno tutti un’influenza nel determinare la biomeccanica dell’osso e quindi influenzano il suo funzionamento meccanico. In altre parole, le ossa alle estremit?, o braccia e gambe, sono pi? resistenti e si adattano rapidamente ai cambiamenti poich? sono pi? abituate alle fluttuazioni interne ed esterne rispetto alle ossa situate pi? in profondit? all’interno del corpo, come le costole. Le ossa con pi? densit?, come il femore o l’osso della coscia, resistono meglio ai fattori di stress rispetto alle ossa pi? piccole e sottili che si trovano nella mano o nel piede e quindi hanno meno probabilit? di subire una lesione da stress eccessivo.
L’integrit? ossea svolge anche un ruolo importante nella biomeccanica dell’osso, che ? costituita da diversi tipi di tessuto. Questa struttura include osso compatto, altrimenti noto come guscio esterno indurito, nonch? tessuto spugnoso, il tessuto pi? morbido e leggermente “arioso” all’interno dell’osso compatto in cui si trovano strutture come vasi sanguigni e midollo osseo. La maggior parte della struttura ossea solida ? chiamata matrice ossea. I danni alla matrice ossea possono verificarsi con determinate lesioni, condizioni di salute o possono verificarsi naturalmente con l’invecchiamento del corpo, pu? ridurre l’unit? complessiva dell’osso e diminuire la sua capacit? di reagire a cambiamenti costanti. Questa menomazione, comunemente nella forma microtears, o minuscole spaccature nella superficie dell’osso, pu? indebolire la sua integrit? e aumentare le possibilit? di fratture o rotture ossee quando gli stress sono posti su di esso.
D’altra parte, la biomeccanica dell’osso, o la sua capacit? di reagire ai cambiamenti, si basa sulla capacit? dell’osso di rinnovare o riprodurre costantemente nuove cellule, un meccanismo chiamato rimodellamento. Questo processo pu? essenzialmente aiutare nella riparazione delle cellule ossee danneggiate e dipende da una certa quantit? di stress sotto forma di contrazioni muscolari e alterazione del carico o della forza esercitata sull’osso. Ad esempio, quando la biomeccanica dell’osso nella gamba viene alterata da una frattura, il processo di guarigione iniziale richiede comunemente all’arto di non applicare alcuna forza. Quando l’osso inizia a guarire, pu? essere necessaria una certa quantit? di peso per ricostruire l’osso.