L’immagine corporea si riferisce al rispetto di una persona per i suoi attributi fisici, che a loro volta possono influenzare fattori come la fiducia e l’autostima. Si ritiene che un’immagine corporea negativa sia un fattore di problemi di salute come i disturbi alimentari, sebbene il livello effettivo di influenza non sia ancora completamente compreso. Tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, è stata data molta attenzione ai fattori che influenzano l’immagine corporea delle ragazze. Si credeva che le immagini dei media, in particolare, esercitassero una forte influenza suggerendo una forma del corpo ideale. Altri fattori possono includere input e feedback da parte di coetanei e familiari e forse anche della genetica.
Nella prima infanzia, la consapevolezza di una persona è per lo più diretta verso l’esterno. Neonati e bambini piccoli imparano a conoscere la famiglia, la società e l’ambiente circostante. Tra i cinque ei dieci anni, i bambini diventano consapevoli del loro aspetto personale e di come questo influenzi la loro interazione con gli altri. A questo punto entrano in gioco i ruoli e le divisioni di genere. Studi scientifici hanno dimostrato che molte ragazze nelle società occidentali sviluppano un’immagine corporea negativa all’età di 10-12 anni. La veridicità e la causa di questo cambiamento sono state oggetto di molte discussioni e dibattiti tra psicologi, specialisti dei media e femministe.
I mezzi di comunicazione visiva, in particolare la pubblicità, aumentano la loro attrattiva impiegando modelli e attori attraenti. Nella pubblicità, un’inferenza non detta comune è che l’uso del prodotto pubblicizzato renderà l’utente più attraente o sessualmente attraente. A partire dalla metà del XX secolo, c’era una certa preoccupazione che queste pratiche creassero un ideale fisico irrealistico e irraggiungibile. Libri come The Beauty Myth di Naomi Wolf e Reviving Ofelia di Mary Pipher suggeriscono che le immagini dei media possono avere un’influenza negativa sull’immagine del corpo delle ragazze. L’idea è che le ragazze inconsciamente si confrontino con queste immagini, si scoprano carenti e si dedichino a pratiche malsane, come i disturbi alimentari, nel tentativo di misurarsi.
Altri hanno sostenuto che questa potrebbe essere una semplificazione eccessiva del problema. Per quanto riguarda i disturbi alimentari potenzialmente letali come l’anoressia e la bulimia, possono esserci molti fattori sociali e psicologici all’opera. Sembra, tuttavia, che le immagini dei media possano influenzare l’immagine corporea delle ragazze fino all’età adulta. Un rapporto del 2007 dell’American Psychological Association (APA) ha rilevato che le immagini femminili altamente sessualizzate hanno influenzato il comportamento e l’immagine di sé delle ragazze di cinque anni. Il rapporto aggiunge, tuttavia, che questi media spesso riflettono e rafforzano le idee culturali dominanti.
Un rapporto successivo, sempre dell’APA, ha suggerito che le immagini dei media da sole non influenzano l’immagine corporea delle ragazze. Anche l’input dei colleghi, sia positivo che negativo, è un fattore. I commenti dei membri della famiglia possono essere una forte influenza, soprattutto se questi commenti sono negativi o se la ragazza proviene da una cultura in cui il rispetto per la famiglia è molto enfatizzato. Infine, la scuola di pensiero nota come psicologia evoluzionistica afferma che anche la genetica potrebbe essere un fattore. Secondo questa teoria, l’immagine corporea delle ragazze può essere influenzata da istinti competitivi che risalgono agli inizi primitivi della razza umana.