Quali personaggi famosi hanno mancato di poco la navigazione sul Titanic?

Più di 1,500 persone morirono quando l’RMS Titanic colpì un iceberg e affondò nelle gelide acque del Nord Atlantico nell’aprile 1912. I passeggeri del transatlantico includevano alcuni dei più ricchi e famosi del mondo, come Benjamin Guggenheim, che fece una fortuna in argento minerario e John Jacob Astor IV, ritenuto uno degli uomini più ricchi del mondo in quel momento. Dopo la tragedia, migliaia di persone si sono fatte avanti per dire di aver perso miracolosamente la barca per vari e fortuiti motivi. L’elenco verificato delle chiamate ravvicinate includeva il leggendario finanziere 74enne JP Morgan e il barone del cioccolato Milton Hershey.

Non è il loro giorno per affondare:

Solo 705 delle 2,224 persone a bordo della nave di lusso sono sopravvissute. All’inventore italiano Guglielmo Marconi, la cui telegrafia senza fili ha contribuito a salvare vite umane durante il disastro, era stato offerto il passaggio gratuito sul Titanic, ma ha invece preso una nave precedente.
Il romanziere americano Theodore Dreiser, le cui opere più note includono Sister Carrie e An American Tragedy, prese in considerazione la prenotazione del viaggio per il viaggio inaugurale della nave “inaffondabile”, ma decise invece per una nave meno costosa.
Un altro uomo di mezzi, Alfred Gwynne Vanderbilt I, ha cambiato i suoi piani “perché tante cose possono andare storte in un viaggio inaugurale”. Tre anni dopo, morì a bordo della RMS Lusitania quando fu colpita dai siluri tedeschi al largo delle coste irlandesi.