Gli emendamenti della guerra civile includono il 13°, il 14° e il 15° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti. Gli emendamenti vengono utilizzati per apportare modifiche ai documenti ufficiali e ciascuno degli emendamenti sulla guerra civile ha introdotto una modifica al modo in cui gli Stati Uniti erano governati. Sebbene questi emendamenti non siano avvenuti tutti contemporaneamente, sono stati tutti ratificati dopo la guerra civile e hanno affrontato le questioni sollevate dal conflitto. Il 13° emendamento ha messo al bando la schiavitù, il 14° ha cercato di proteggere i diritti degli schiavi liberati e il 15° ha cercato di proteggere la capacità di voto degli ex schiavi.
Ciascuno degli emendamenti della guerra civile ha affrontato la questione della schiavitù e il trattamento degli individui a livello federale piuttosto che statale. Apportare emendamenti alla Costituzione significava che tutti gli Stati Uniti trattavano i loro residenti allo stesso modo. Prima che venissero emanati gli emendamenti della guerra civile, ogni stato poteva stabilire le proprie regole su come i suoi cittadini venivano trattati e considerati. Gli emendamenti della guerra civile hanno segnato l’inizio del movimento per i diritti civili.
Il 13° emendamento, ratificato il 6 dicembre 1865, proibiva la schiavitù negli Stati Uniti. Il primo degli emendamenti della guerra civile, il 13° emendamento liberò tutti gli schiavi attuali e proibì l’uso del lavoro forzato. Questo emendamento ha anche conferito al Congresso l’autorità di creare leggi e normative che applicherebbero il 13° emendamento. Mentre la messa al bando della schiavitù era un inizio, erano necessari ulteriori emendamenti a causa della reazione degli stati e delle imprese nel nord e nel sud.
Tre anni dopo, fu creato il 14° emendamento per garantire i diritti di tutti i cittadini degli Stati Uniti. Ratificato il 9 luglio 1868, il secondo degli emendamenti della guerra civile rese impossibile agli stati di trattare cittadini di razze diverse con leggi diverse. Il 14° emendamento mirava a garantire che tutti gli stati trattassero i propri cittadini allo stesso modo, indipendentemente dalla razza, e fu utilizzato nel 1954 nel famoso caso per i diritti civili, Brown vs. Board of Education, che bandì la segregazione razziale.
Emanato il 3 febbraio 1870, l’ultimo degli emendamenti della guerra civile mirava a garantire agli ex schiavi il diritto di voto. Il 15° emendamento proibisce agli stati di vietare ai cittadini di votare in base alla razza o al colore o al loro precedente status di schiavi. Mentre questo emendamento ha dato agli uomini afroamericani il diritto di voto, non ha fornito privilegi di voto per le donne di nessuna razza; alle donne non sarebbe stato concesso il diritto di voto fino al 1920, 50 anni dopo.