Nella sua forma più elementare, lo yoga è un insieme di pratiche spirituali originarie dell’antica India. Sebbene la maggior parte delle persone nel mondo occidentale lo consideri una forma di esercizio fisico, in realtà comprende molto di più. Anche considerando solo il lato fisico, però, ci sono tanti stili diversi, dal tradizionale al Bikram.
La Bhagavad Gita, un testo dei primi secoli aC considerata la fonte definitiva della filosofia indù, menziona quattro rami dello yoga: karma, jnana, raja e bhakti. Karma si riferisce alla propria azione nel mondo, jnana è lo sviluppo della conoscenza e della mente, bhakti è l’adorazione di una divinità e raja è meditazione. Lo stile più familiare a quelli del mondo occidentale, consistente nella pratica di asana o pose per raggiungere uno stato meditativo, è uno sviluppo medievale della pratica Raja conosciuta come Hatha yoga.
Gli stili più comuni di questa pratica sono:
Vinyasa collega il respiro al movimento e consiste in una serie fluida di pose che utilizzano il respiro naturale del praticante come guida. Il movimento è continuo e l’obiettivo è allineare il movimento con il respiro piuttosto che perfezionare ogni postura. Il saluto al sole è una serie ben nota di vinyasa.
L’ashtanga, o power yoga, è frenetico e fisicamente impegnativo. Come il vinyasa, viene eseguito in uno stile fluido, con attenzione sia alla transizione con grazia tra le pose che alle pose stesse.
Il Kudalini Yoga viene praticato con l’obiettivo di risvegliare l’energia immagazzinata nella zona pelvica. Mentre le asana sono coinvolte nella kundalini, l’attenzione è più sul respiro e sul canto. Quando l’energia kundalini viene rilasciata, si dice che fluisca verso l’alto lungo la colonna vertebrale attraverso i centri energetici chiamati chakra.
Iyengar yoga prende il nome dal suo creatore, BKS Iyengar. L’obiettivo di questo stile è il corretto allineamento fisico e le pose vengono spesso mantenute per lunghi periodi di tempo per perfezionare la propria postura. Puntelli, come cinghie o mattoni sono comunemente usati in questo stile, in quanto possono essere usati per aiutare il praticante a raggiungere e mantenere il corretto allineamento.
Bikram yoga prende anche il nome dal suo pioniere, Bikram Choudhury. Questo stile viene praticato in una stanza riscaldata per consentire al corpo di allungarsi e rilassarsi di più. Utilizza una serie di 26 asana, eseguite sempre nello stesso ordine e destinate ad aprire gradualmente il corpo durante la pratica. Lo yoga caldo viene praticato anche in una stanza riscaldata, ma le posizioni possono variare rispetto al metodo Bikram.