In generale, ci sono quattro tipi di sedazione dentale: sedazione orale, sedazione endovenosa (IV), sedazione con protossido di azoto e anestesia generale. Quale di questi metodi di sedazione viene utilizzato durante una particolare procedura dipende dalla situazione unica del paziente. Molte volte, la sedazione dentale viene utilizzata per calmare un paziente che ha ansia per gli aghi o per una procedura dentale. Utilizzando i vari metodi di sedazione, un dentista può aiutare il paziente a rilassarsi in modo che non gli dispiaccia ricevere un anestetico locale o ricordare la procedura. La maggior parte dei metodi di sedazione dentale non addormenta il paziente, ma lo aiuta a rilassarsi prima e durante la procedura.
Forse una delle tecniche di sedazione dentale più conosciute è il protossido di azoto (N2O), noto anche come gas esilarante. Quando somministrato, un paziente respirerà una miscela di protossido di azoto e ossigeno attraverso una maschera nasale. Il gas ha effetto in pochi minuti e manda il paziente in uno stato euforico e rilassato, ma cosciente. Tuttavia, il gas potrebbe non ridurre il dolore e quindi potrebbe essere necessario somministrare un anestetico locale prima che la procedura abbia luogo. Spesso, l’effetto del gas si dissiperà rapidamente e non impedirà a una persona di lasciare lo studio dentistico sotto il proprio potere.
Un sedativo IV può anche essere usato per preparare un paziente ansioso per una procedura dentale. In questo metodo di sedazione, il sedativo viene introdotto direttamente nella vena del paziente. Anche in questo caso, la persona è cosciente, ma può essere utilizzato un metodo di sedazione profonda in cui un paziente è vicino all’incoscienza. In alcuni casi, un paziente in sedazione profonda potrebbe non essere in grado di respirare e quindi un dentista deve essere costantemente consapevole. Anche i sedativi endovenosi non impediscono al paziente di provare dolore e potrebbe essere necessario utilizzare un anestetico locale a tale scopo.
Un altro metodo di sedazione dentale è l’uso di sedativi orali. In questo caso, al paziente vengono somministrati farmaci da assumere in un determinato momento prima della procedura dentale. Questa pillola rilasserà il paziente in modo che si senta meno ansioso e possa anche non ricordare la procedura. Come il protossido di azoto e la sedazione IV, il paziente è ancora cosciente durante la procedura ed è in grado di rispondere ai comandi del dentista, anche se potrebbe non ricordarlo in seguito. I sedativi orali possono anche richiedere l’uso dell’anestesia locale poiché non impedisce al paziente di provare dolore.
L’anestesia generale è normalmente riservata a procedure odontoiatriche complesse e fa addormentare il paziente. Questo metodo di sedazione comporta alcuni rischi, inclusa una leggera possibilità di morte. Un paziente sotto gli effetti dell’anestesia generale non sentirà dolore e spesso non è in grado di respirare da solo. È spesso necessario, quindi, che il medico metta un tubo di respirazione nella gola del paziente mentre è in anestesia generale. Un paziente che ha avuto questo tipo di sedativo spesso non sarà in grado di guidare per diverse ore dopo la procedura, quindi si consiglia al paziente di organizzare un passaggio a casa dall’ufficio del dentista o dall’ospedale.