La paura del numero 13 è abbastanza comune da avere la propria fobia che prende il nome. Questo non vuol dire, tuttavia, che tutti quelli che camminano per strada temano il numero. Questa fobia, nota come triskaidekaphobia, risale a secoli fa ed è vagamente correlata alla paura di venerdì 13. In momenti storici, la paura era così comune che gruppi di persone iniziarono a creare club dedicati a smascherarla; si sarebbero incontrati il 13 del mese all’ora 13 solo per dimostrare che non sarebbe successo nulla di male.
La triskaidekafobia ha molte radici, molte delle quali storicamente accurate e altre semplicemente mitologiche o del tutto false. Un mito comune è che il 13° articolo del Codice di Hammurabi sia stato omesso, ma in realtà il codice non fosse numerato. Altri credono che la paura abbia origini bibliche; i 12 apostoli si radunarono con Gesù nell’ultima cena, e Giuda fu la tredicesima persona a sedersi a tavola. Giuda poi tradì Gesù. Ma anche nel cristianesimo, il numero 13 non è necessariamente cattivo o sfortunato, e infatti la Bibbia fa riferimento al numero 13 in modo nettamente positivo.
La paura del numero 13 può effettivamente derivare da condizioni più gravi come ansia, depressione o altre emozioni negative che sono semplicemente irrazionalmente focalizzate sul numero. Le persone superstiziose possono avere difficoltà a mantenere la calma venerdì 13, ad esempio, perché temono che sia un giorno sfortunato destinato a condannare loro o altri. Molti italiani credono che il venerdì sia un giorno sfortunato per cominciare, quindi combinare il giorno con il numero 13 crea la sensazione di sfortuna.
Il modo migliore per superare una fobia è vedere un professionista che può aiutare il malato a individuare la vera causa della paura. Esistono farmaci per l’ansia che possono essere in grado di trattare il problema e un professionista può essere in grado di elaborare una serie di passaggi per aiutare il malato a far fronte ai suoi problemi. L’ansia e la depressione possono diventare problemi seri, indipendentemente dal fatto che il malato abbia paura del numero 13 o di qualche altra attenzione per le sue difficoltà, quindi in questi casi dovrebbe essere consultato un professionista.