Un eufemismo è una parola o una frase usata per mascherare un concetto maleducato o offensivo. Queste figure retoriche forniscono una tecnica per evitare i tabù essendo educati. Molti eufemismi sono così comuni, che non li riconosciamo nemmeno come tali. Forse il modo migliore per conoscere gli eufemismi è indagare su alcuni esempi intelligenti:
Stiamo subendo pesanti perdite (molti soldati vengono uccisi)
C’è un ingorgo nel fiume (stitichezza)
Ridimensionamento, ridimensionamento o licenziamento (sbarazzarsi di dipendenti)
Pregare all’altare di porcellana (vomitare nella toilette)
Se mi succede qualcosa (se muoio)
Operatore sanitario (spazzino)
Atterraggio non pianificato (incidente aereo)
Mal di mare (mal di mare)
Di solito rientrano in una delle seguenti categorie:
Abbreviazioni: BO (odore corporeo), WC (WC)
Parole straniere: faux (falso) o passo falso (errore sciocco)
Astrazioni: prima di andare (prima di morire)
Indicazioni: retrotreno, innominabili
Parole più lunghe: flatulenza, sudorazione, problemi mentali
Termini tecnici: grande gluteo
Pronuncia errata: darn, shoot
Cacofemismo o disfemismo sono gli opposti dell’eufemismo. Un disfemismo è un sostituto offensivo di qualcosa di inoffensivo. Prendiamo ad esempio una persona pigra che guarda la televisione; può eufemizzare il suo comportamento dicendo che sta ‘recuperando dal lavoro’. Un disfemismo correlato, o un sostituto offensivo, sarebbe “couch potato”.