Che cos’è il carcinoma squamocellulare in situ?

Il carcinoma a cellule squamose in situ, chiamato anche malattia di Bowen, è un cancro delle cellule squamose che non è ancora diventato invasivo. Il carcinoma a cellule squamose (SCC) è uno dei tumori della pelle più comuni, secondo solo al carcinoma a cellule basali, e può colpire qualsiasi parte del corpo, in particolare quelle più esposte alla luce solare, alle tossine o al papillomavirus umano (HPV). Poiché non è ancora invasivo, il carcinoma a cellule squamose in situ è ​​molto curabile e spesso può essere completamente rimosso.

Un carcinoma è qualsiasi tumore delle cellule epiteliali. Le cellule epiteliali rivestono gli organi, compresa la pelle, costituiscono alcune ghiandole e sono uno dei principali tipi di cellule del corpo. Le cellule squamose sono un tipo di cellula epiteliale presente all’interno della bocca, della pelle, del canale anale, della vagina, della lingua, della vescica urinaria, della prostata, della cervice, dell’esofago, dei polmoni e dei vasi sanguigni.

Sebbene l’SCC possa apparire in uno di questi luoghi, è più probabile che appaia in luoghi che sono stati esposti cronicamente alla luce solare, specialmente per le persone dalla pelle chiara; radiazione; tossine chimiche come l’arsenico; e tabacco;, nonché in luoghi in cui si sono verificati lesioni multiple e tessuto cicatriziale. L’infezione a trasmissione sessuale HPV può anche causare carcinoma a cellule squamose, normalmente sui genitali e sulla cervice. Altri fattori di rischio che hanno meno probabilità di influenzare la posizione del cancro includono l’età avanzata, l’essere maschi, la genetica e il sistema immunitario compromesso, in particolare dai farmaci immunosoppressori assunti dopo i trapianti di organi.

In situ significa letteralmente “sul posto”, che, nel caso del cancro, significa che non si è mosso o ha iniziato a invadere le strutture più profonde della pelle. Ciò rende l’SCC in situ molto più trattabile dell’SCC invasivo. Quando è visibile, il carcinoma a cellule squamose in situ sembra spesso una macchia irregolare, rossa e squamosa che non va via. Se viene catturato prima che diventi invasivo, il carcinoma può essere rimosso, eliminando così il rischio che si diffonda e causi gravi complicazioni. Se non trattato, il SCC può diventare invasivo, formando un tumore e, in rari casi, metastatizzando ad altri organi con conseguenze potenzialmente mortali.

Il carcinoma a cellule squamose in situ spesso rimane in situ per lungo tempo, ma può causare gravi deturpazioni e altre complicazioni se non trattato. Il piano di trattamento per la maggior parte dei carcinomi prevede l’eliminazione del cancro, spesso tramite escissione, elettrodessicazione o terapia laser. Per un piccolo carcinoma a cellule squamose in situ, un paziente potrebbe ricevere una crema antitumorale topica o criochirurgia, in cui il carcinoma viene congelato con azoto liquido. Un carcinoma superiore a 2 cm (0.78 pollici) ha un alto rischio di invadere più in profondità la pelle e dovrebbe essere tagliato o addirittura trattato con radioterapia.