Che cos’è il danno intellettuale?

La compromissione intellettuale, nota anche come compromissione mentale o cognitiva, è un funzionamento cognitivo al di sotto del normale e che ha un impatto sulla vita quotidiana. La definizione accettata a livello internazionale secondo l’American Association on Intellectual & Developmental Disabilities (AAIDD) è che la compromissione intellettuale è dimostrata quando la funzione intellettuale di una persona e la capacità di adattamento hanno limitazioni drammatiche, come dimostrato dalle loro abilità sociali e pratiche. Il danno deve anche avere origine prima dei 18 anni. Il danno cognitivo in genere significa che una persona ha bisogno di aggiustamenti negli approcci educativi e, in alcuni casi, di assistenza nella vita. Non significa necessariamente che una persona non possa dare un contributo positivo alla società.

Quando una persona ha una disabilità mentale, la sua capacità di svolgere compiti mentali e risolvere i problemi è inferiore alla media. Per lo meno, questo di solito significa che l’individuo ha bisogno di più tempo per completare ciò che sta facendo. Nel peggiore dei casi, significa che l’individuo diventa completamente dipendente da altri individui e ha bisogno di supervisione per l’intera giornata. Pertanto, esiste un’ampia gamma di disabilità intellettive.

La disabilità intellettuale è suddivisa in quattro categorie di base che descrivono il livello di disabilità. Questi includono lieve, moderato, grave e profondo. Una classificazione di lieve significa che l’individuo ha un quoziente intellettivo (QI) compreso tra 51 e 70. Con un QI moderato si intende un QI compreso tra 36 e 50. Gli esperti danno una designazione di danno grave quando un QI è compreso tra 21 e 35. Con un QI di 20 o meno, un individuo è gravemente compromesso.

Le persone con disabilità intellettiva mostrano sintomi come disorganizzazione nell’apprendimento e nella comprensione di costrutti astratti. La capacità di apprendere è necessaria per adattarsi e cambiare, quindi un altro sintomo sono i problemi con le capacità adattive. Esempi di aree di abilità adattive includono l’interazione sociale, il lavoro, la salute e la sicurezza.

La compromissione intellettuale non è sempre considerata una disabilità, ma può esserlo. In questo caso, potrebbe essere coperto dalle leggi antidiscriminazione presenti nel paese in cui vive la persona. Ad esempio, negli Stati Uniti, la disabilità intellettiva è coperta dall’Americans With Disabilities Act (ADA). Questa legge considera la menomazione intellettiva una disabilità se a) la menomazione limita una o più attività importanti della vita, come la cura di sé o il lavoro, b) la menomazione intellettuale combinata con un’altra menomazione limita una o più attività importanti della vita, c) l’individuo ha una storia di compromissione intellettuale sostanziale o d) non è presente alcuna compromissione mentale, ma altri trattano l’individuo come se lo fosse.

Medici e scienziati ritengono che alcuni casi di disabilità intellettiva siano di origine puramente genetica. Altri casi sono legati a fattori controllabili come l’uso di droghe materna – compresi alcuni farmaci da prescrizione – che causano problemi nello sviluppo del cervello fetale. Anche i casi di lesione cerebrale possono causare problemi con il funzionamento mentale, ma poiché la lesione cerebrale e i successivi problemi cognitivi non sempre si verificano prima dei 18 anni, non tutti questi casi tecnicamente possono essere classificati come disabilità intellettiva secondo la definizione stabilita da AAIDD .