La teologia del dominio ha diverse forme, tutte esprimono la convinzione religiosa che il creatore dell’umanità abbia conferito sia diritti che responsabilità agli umani che ha creato. Varie forme di insegnamenti di dominio includono credenze secondo cui l’umanità ha collettivamente il dominio sugli animali e sulla vita vegetale della terra, il dominio politico attraverso l’applicazione della legge civile o il dominio spirituale sui poteri celesti. La maggior parte ritiene che la base di questi insegnamenti teologici abbia avuto origine da passaggi della Bibbia. Un passaggio importante citato dai teologi del dominio è la narrazione nel libro della Genesi, che afferma che Dio creò il primo uomo e la prima donna – Adamo ed Eva – incaricandoli di esercitare il dominio sulla nuova creazione. Varie forme di queste credenze possono essere piuttosto controverse, a causa delle preoccupazioni percepite sulle minacce alla libertà religiosa.
Gli aderenti alla teologia del dominio generalmente concordano sul fatto che Dio creò il primo uomo e la prima donna. Questi aderenti accettano vari aspetti del racconto della creazione come un evento storico. Le interpretazioni riguardanti il tempo impiegato da Dio per creare il mondo variano considerevolmente, con alcuni che insistono sul fatto che la creazione sia avvenuta in un periodo letterale di sei giorni, mentre altri interpretano la creazione come un evento che ha attraversato un periodo di tempo molto lungo necessario per le diverse la vita animale e vegetale ad evolversi. Una credenza in qualche variante della teologia del dominio può essere professata da entrambi i gruppi.
In una forma di questa teologia, gli aderenti credono che all’umanità sia stato dato il dominio sulla terra per prendersi cura delle sue numerose forme di vita. Questa è una credenza teologica di vecchia data all’interno dei sistemi di credenze religiose cristiano-ebraiche. L’idea alla base di questa variante della teologia del dominio è che le persone sono sotto il comando divino di essere amministratori della vita vegetale e animale della terra. Gli aderenti attingono al racconto della creazione nel libro della Genesi come base per questa forma di dominionismo.
Un’altra forma di teologia del dominio crede che Dio abbia concesso all’umanità l’autorità di stabilire il diritto civile, al fine di proteggere la vita e la proprietà, e di promuovere una fiorente vitalità culturale ed economica. Nel corso dei secoli, questa teologia ha costituito la base sia per i terribili atti di crudeltà che per i moderni sistemi di diritto. Persone sono state uccise o maltrattate da aderenti religiosi per aver violato gli editti religiosi. A volte gli stessi passaggi biblici applicati in quei casi, come i Dieci Comandamenti, hanno anche sostenuto i sistemi legali utilizzati dalle moderne democrazie.
Questo è uno dei motivi per cui una forma più recente di teologia del dominio è alquanto controversa, poiché i suoi aderenti professano la convinzione che i cristiani dovrebbero ottenere il dominio politico attraverso l’applicazione del diritto civile. Ancora un altro tipo di teologia del dominio promuove la convinzione che i cristiani abbiano la capacità di esercitare poteri su esseri spirituali invisibili. In questa forma di teologia del dominio, si crede che certi rituali limitino i poteri degli spiriti demoniaci che tentano gli umani e causano distruzione o seminano dissenso tra i gruppi di aderenti religiosi.