Conosciuto anche come pioppino o fungo di pioppo nero, il fungo di castagna o Agrocybe aegerita, ? un fungo ambito in entrambi i circoli culinari ed erboristici. Iniziando bianco, poi lentamente diventando marrone, questa specie cresce in ciuffi su alberi vivi, tronchi caduti o ceppi, nelle regioni per lo pi? subtropicali del mondo. I cacciatori di funghi selvatici e i coltivatori di funghi gourmet danno il massimo dei voti per gusto, consistenza e facilit? di coltivazione. Anche i biotecnologi cinesi hanno scoperto potenti metaboliti in questo fungo con presunte propriet? antibatteriche, antiossidanti e antitumorali.
I funghi selvatici con i cappucci che sono grigliati sul lato inferiore sono membri dell’ordine degli Agaricales della classe Agaricaceae. Forse i membri pi? onnipresenti di questo ordine sono i funghi pulsante leggermente agitati chiamati Agaricus bisporus e i funghi di prato o di campo ampiamente gillati noti come Agaricus campestris. Il fungo di castagna, che alcuni hanno cercato di classificare in alternativa come Agrocybe cylindracea, ? noto per avere un sapore pi? matto e leggermente pi? dolce di questi altri e pu? crescere fino a un diametro di circa 4 cm (circa 10 cm).
Il fungo di castagno e molte altre piante di Agrocybe possono essere apprezzate per un sapore sapido e una consistenza carnosa; tuttavia, assomigliano molto ad altri che sono velenosi, allucinogeni o entrambi. Ad esempio, la farinacea giapponese Agrocybe contiene la psilocibina allucinogena ricreativa. Una variet? africana nell’ordine di Agrocybe putaminum pu? anche produrre effetti allucinogeni – poco prima che uccida chi lo mangia.
La scienza sta lentamente raggiungendo la conoscenza folcloristica del fungo castagno come potente droga omeopatica. Sebbene nel 2011 siano necessarie ulteriori ricerche, i costituenti di questo fungo sembrano avere poteri antisettici, antifungini e antiossidanti. Forse la cosa pi? sorprendente ? la capacit? del fungo di castagno di uccidere le cellule cancerose, secondo il libro Biotecnologia in Cina del 2009 I: Dalla bioreazione alla bioseparazione e bioremediation, una joint venture dell’Accademia cinese delle scienze, l’Universit? di Shanghai Jiao Tong e l’Universit? Dalian di Tecnologia.
Dal momento che molti funghi Agrocybe sono commestibili e altri tossici, anche sotto esame microscopico superficiale, molti funghi consigliano ai cacciatori alle prime armi di evitare Agrocybe selvatici. Un’alternativa pi? sicura ? coltivarli su tronchi caduti, ceppi o anche in trucioli di legno o segatura. Ci? richiede spesso l’acquisto di una coltura fungina, un terreno di coltura come la perlite o la farina di riso e temperature moderate comprese tra 10 e 21 ? C. Il processo richieder? anche un ambiente umido in cui i funghi sono pi? adatti a formarsi naturalmente.