L’isocolon è un tipo di comunicazione che include parti separate che si completano a vicenda con lunghezze, stili o significati simili. Parole o frasi in isocolon possono avere lo stesso numero di sillabe, essere basate sulle stesse parole radice o fornire in altro modo quello che viene chiamato parallelismo. Il parallelismo e altri metodi retorici danno a una frase o frase più lunga un modello definito e completo. Questo può aiutare a migliorare i modi in cui un oratore o uno scrittore trasmette un messaggio a un pubblico.
Uno dei migliori esempi classici di isocolon è la frase latina attribuita a Giulio Cesare: veni, vidi, vici, o in inglese, “Sono venuto, ho visto, ho vinto”. Sebbene la versione inglese della frase contenga elementi di parallelismo, la forma latina fornisce un esempio concreto di questa tecnica a vari livelli. Le tre parole non sono solo parti del discorso simili, ma contengono lo stesso numero di lettere e lo stesso numero di sillabe. Questo esempio è solo una dimostrazione di come l’isocolon aiuta a mostrare ciò che viene detto in un modo particolare.
L’uso di isocolon e simili tipi di parallelismo risale ai primi documenti scritti registrati delle civiltà umane. Ad esempio, gli storici hanno presentato elementi significativi di parallelismo nelle Scritture Ebraiche come alcuni dei primi usi registrati di questo stile retorico per attrarre un pubblico. Un modo in cui l’isocolon funziona per migliorare la retorica o le presentazioni vocali e scritte è che un pubblico tende a seguire le frasi parallele più facilmente rispetto a quelle dissimili. Questo tipo di parallelismo crea anche contrasti più distinti o netti tra due o più frasi o, in altri casi, fornisce una narrazione più fitta e comprensibile.
I tipi di ripetizione negli isocolon e forme simili di parallelismo sono spesso usati nel discorso persuasivo. In varie epoche, gli ascoltatori nelle aule di tribunale hanno sentito avvocati e altri coinvolti nella giustizia penale usare questa tecnica per guidare un pubblico. Anche politici famosi hanno fatto ampio uso di questa tecnica dai tempi di Giulio Cesare, o in effetti degli antichi ebrei, attraverso l’era moderna e l’ascesa di società moderne come l’Inghilterra e l’America. La tecnica è generalmente utile per esporre idee complementari o contrastanti in modi che piacciono all’orecchio e oratori e scrittori competenti le hanno incluse in molti casi di comunicazioni fornite per un particolare effetto politico, sociale o religioso.