Che cos’è un oftalmometro?

Un oftalmometro, noto anche come cheratometro, è uno strumento medico comunemente usato per misurare la curvatura della cornea durante un esame oculistico. La cornea è la parte anteriore chiara dell’occhio, che copre l’iride e la pupilla, e le misurazioni possono essere utilizzate per diagnosticare la presenza e il grado di astigmatismo, un problema alla vista solitamente causato da una cornea deformata. Questo strumento viene utilizzato anche per l’applicazione di lenti a contatto e per monitorare le modifiche alla cornea dovute all’uso delle lenti a contatto. Gli oftalmometri possono essere utilizzati anche durante la chirurgia oculare per consentire incisioni precise nella cornea. Un esame della vista con un oftalmometro viene solitamente eseguito in studio da un optometrista o da un oftalmologo, la procedura non è invasiva e non richiede che nessuna parte dello strumento tocchi l’occhio.

La parola oftalmometro deriva dalla parola greca per occhio, oftalmo. L’oftalmologia, “scienza degli occhi”, si occupa dell’anatomia, della fisiologia e delle malattie dell’occhio, ad esempio l’astigmatismo. L’astigmatismo è solitamente causato da una cornea irregolare o deforme. Questo difetto causa un errore di rifrazione che rende difficile vedere i dettagli fini e dà una visione sfocata. Più raramente, l’astigmatismo è causato dalla deformazione del cristallino dietro la cornea.

Un oftalmometro è comunemente usato per diagnosticare l’astigmatismo e determinare quale prescrizione correttiva è necessaria per trattarlo. Durante il test della vista, l’oculista osserverà l’occhio attraverso lo strumento mentre una luce illumina la pupilla, ottenendo le misurazioni necessarie. Queste misurazioni della cornea sono chiamate valori cheratometrici e vengono utilizzate per determinare il trattamento necessario. A seconda del tipo di astigmatismo, è possibile utilizzare occhiali o lenti a contatto per ripristinare la vista.

L’oftalmometro è stato inventato dal fisiologo tedesco Hermann von Helmholtz nel 1880 e, sebbene le versioni moderne di questo strumento utilizzino sensori ottici e tecnologia informatica, il suo design di base è ancora abbastanza simile. Per ottenere una misurazione accurata della curvatura della cornea, un modello luminoso di immagini chiamato mire sull’oftalmometro viene riflesso sulla cornea. Viene quindi misurata la dimensione e il modello di questo riflesso in un’area al centro della cornea. Questa riflessione viene confrontata con la dimensione e il modello effettivi delle immagini sull’oftalmometro. Conoscendo la distanza tra le immagini reali sullo strumento e il loro riflesso nella cornea, la curvatura della cornea può essere determinata utilizzando una formula matematica.