Nell’agosto del 1953, la Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti eseguì un colpo di stato contro il governo democratico di Mohammad Mossadegh in Iran. Il nome in codice della CIA dato a questo colpo di stato era Operazione Ajax. L’operazione Ajax rimane importante nella storia del mondo perché è spesso ritenuta la causa iniziale del sentimento anti-occidentale nella Repubblica islamica dell’Iran.
Da quando il finanziere londinese William D’Arcy trovò il petrolio in Iran nel 1908, gli inglesi, all’apice del potere imperiale, erano riusciti a imporre l’accordo anglo-persiano ai successivi regimi in Iran. Questo accordo ha dato alla Gran Bretagna il controllo completo dell’esercito, del tesoro, del sistema di trasporto e della rete di comunicazioni dell’Iran. Nel 1951, Mossadegh, fermamente contro lo sfruttamento coloniale britannico della sua patria, si batté per nazionalizzare l’industria petrolifera dell’Iran. Come si può immaginare, gli inglesi erano, a dir poco, scontenti degli sforzi di Mossadegh.
Il primo ministro della Gran Bretagna, Winston Churchill, che cercava categoricamente di mantenere il controllo del petrolio in Iran, ha chiesto aiuto agli Stati Uniti. Solo all’inaugurazione di Dwight Eisenhower nel gennaio del 1953 Winston Churchill ricevette il sostegno che stava cercando. Si ritiene che Eisenhower abbia offerto sostegno perché considerava una possibile invasione russa nel debole stato dell’Iran come una minaccia di guerra fredda. Il nuovo segretario di Stato degli Stati Uniti, John Foster Dulles, e suo fratello, Allen Dulles, che era vicedirettore della CIA, lavorarono a stretto contatto con il comandante sul campo della CIA, Kermit Roosevelt, per pianificare il colpo di stato contro Mossadegh, che dopo un tentativo fallito divenne un successo nell’agosto del 1953.
Il successo dell’operazione Ajax ha restituito il potere allo scià Mohammad Reza Pahlavi, che dipendeva pesantemente dagli Stati Uniti per le armi e gli aiuti per sviluppare ulteriormente il petrolio iraniano. Con l’aumento delle entrate petrolifere da un maggiore sviluppo e gli embarghi commerciali rimossi dalla Gran Bretagna, l’Iran ha sperimentato un drastico miglioramento della propria economia. Lo scià ha usato i soldi del petrolio per occidentalizzare ulteriormente l’Iran, e più diventava impopolare, più potere esercitava, portando infine l’Iran come dittatore.
È dibattuto da numerosi studiosi di tutto il mondo se l’Operazione Ajax e il ripristino dell’impopolare Reza Shah al potere, siano stati l’inizio dei rancori verso gli Stati Uniti in Iran e abbiano portato alla crisi degli ostaggi iraniana in cui sono stati tenuti 52 ostaggi all’interno del Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran per 444 giorni. Si ritiene che le conseguenze dell’operazione Ajax siano anche le radici della rivoluzione iraniana in cui Reza Shah andò in esilio e l’ayatollah anti-occidentale Ruhollah Khomeini salì al potere.