Nella mitologia greca, Atena o Atena è una delle divinità dell’Olimpo, di solito numerata dodici, e come molti dell’Olimpo – Ares, Hermes, Efesto, Apollo e Artemide – è figlia di Zeus. A volte conosciuta come Pallade Atena, è la dea della saggezza e della guerra e la protettrice degli artigiani, in particolare dei tessitori. I suoi simboli sono un gufo e la sua egida, o scudo, che alla fine reggeva la testa di Medusa. Nella mitologia romana, la sua controparte è Minerva.
Uno dei miti ben noti riguardanti Atena riguarda il modo in cui è nata. Metis, il cui nome significa consiglio, era la madre di Atena e la prima consorte di Zeus. Quando Zeus fu avvertito che un figlio avrebbe potuto rovesciarlo – e la sua storia familiare non avrebbe fatto nulla per diminuire questa paura – ingoiò Metis. Ciò ha portato sia Zeus ad assorbire la saggezza di Metis, sia Atena era intrappolata nella sua testa.
In una versione della storia, Hermes ha scoperto che Zeus soffriva di violenti mal di testa e ha capito come risolvere il problema. Raggiunse Efesto, che aprì la testa di Zeus con un colpo di martello, permettendo ad Atena di emergere completamente armata.
Un altro mito riguarda il mecenatismo della città di Atene. Sia Atena che Poseidone reclamarono la città e fu indetto un concorso per l’onore di essere il suo patrono, con ogni concorrente che aveva la possibilità di guadagnarsi la lealtà dei cittadini. Poseidone creò una sorgente d’acqua colpendo la terra con il suo tridente. Ma il fatto che fosse acqua salata ne diminuiva il valore. Atena, a sua volta, scelse di piantare il primo ulivo. Vedendo che questo unico dono li dotava di olio, legna e cibo, i cittadini scelsero Atena e alla città fu dato il nome di Atene. Il famoso Partenone di Atene è un tempio in suo onore.
La gara di Atena con Aracne è un altro mito popolare. Aracne era un’impareggiabile tessitrice, per un essere umano, appunto. La gente presumeva che la sua abilità dovesse derivare dall’insegnamento di Atena. Aracne, tuttavia, reclamò il suo dono come suo e disse che Atena poteva venire a competere con lei se avesse osato. Atena, nelle vesti di una vecchia, le porta un avvertimento e le dà l’opportunità di ritrattare il suo vanto, ma invece Aracne la insulta. Athena si rivela e iniziano a tessere.
Aracne sceglie impudentemente i difetti degli dei come suo tema, e sebbene la sua tessitura sia difettosa, la sua scelta dei soggetti attira l’ira di Atena. Atena distrugge l’arazzo e rompe il telaio. Aracne cerca di impiccarsi, ma Atena è troppo veloce e la trasforma in un ragno in modo che possa tessere e girare senza sosta, e questo spiega il nome aracnide.
Oltre a questi brevi incontri, il patrocinio di Atena su Ulisse costituisce un elemento importante dell’Odissea. È lei, nelle vesti di Mentes, che compare all’inizio della storia e avvia Telemaco alla ricerca del padre.