Cosa significa “a sangue freddo”?

La frase “a sangue freddo” è un idioma che significa agire in modo non emotivo, senza sentimento o passione. Oggi è usato più frequentemente quando si parla di omicidi non motivati ​​emotivamente. L’origine della frase risale agli inizi del 1600 e si basa su una credenza medica medievale.
In origine, una volta si pensava che questa frase fosse molto più letterale di quanto non si consideri ora. I primi medici una volta pensavano che le emozioni di una persona e i fluidi interni fossero strettamente collegati. Si pensava che il sangue, ad esempio, si riscaldasse letteralmente quando una persona si arrabbiava o si appassionava.

Al contrario, quando una persona era calma, con poca o nessuna emozione, si pensava che il suo sangue fosse freddo. Quindi, anche se dire che qualcuno ha fatto qualcosa “a sangue freddo” nel 17° secolo significava che erano calcolati e privi di emozioni. Si pensava anche che il sangue della persona fosse letteralmente più freddo di un individuo che era emotivo. Anche i termini “sangue freddo” e “sangue caldo” derivano da questa idea.

Alcuni linguisti pensano anche che la frase potrebbe essere stata originariamente tradotta direttamente dalla parola francese sang-froid. Sang-froid significa “con calma” o “con compostezza”, ma si traduce letteralmente in “sanguinante”. Il termine francese ha però una connotazione generalmente positiva mentre “a sangue freddo” è più spesso usato in senso negativo.

Secondo l’Oxford English Dictionary, il primo uso registrato della frase “a sangue freddo” fu nel 1608 da un soldato inglese, Sir Francis Vere, nei suoi Commentaries of the Divers Pieces of Service. Vere ha affermato che stava scrivendo “una risoluzione formulata a sangue freddo”. La frase fu usata in vari documenti nel corso dei successivi cento anni, apparendo in letteratura nel 1711 quando Joseph Addison usò la frase nel suo periodico, The Spectator, per descrivere un omicidio.

Forse l’uso più famoso del termine nella storia recente è il libro di Truman Capote del 1965, intitolato A sangue freddo. Capote e il libro hanno guadagnato fama e infamia quando Capote, un giornalista, ha giurato che il resoconto degli eventi del libro fosse puro fatto semplicemente raccontato con uno stile immaginario. La polemica è scoppiata quando diverse persone presenti nel libro hanno accusato Capote di aver inventato scene importanti e di aver travisato i personaggi. Famigerato o meno, il libro ha fatto rivivere uno stile di giornalismo utilizzato da Mark Twain quasi un secolo prima. Ora soprannominata New Journalism, le tecniche di scrittura di narrativa di Capote sono considerate essenziali nella maggior parte delle filosofie giornalistiche.