Ci sono molti modi di dire che compongono la lingua inglese che vengono utilizzati per esprimere un sentimento o un punto di vista in un modo unico. Il termine “mela dei tuoi occhi” è una di queste frasi ed è usato per identificare qualcosa o qualcuno che è molto prezioso per chi parla o chi scrive. Oltre ad essere usato come metafora, questo idioma ha anche un significato letterale. Può riferirsi all’apertura nel mezzo dell’occhio di un individuo o alla pupilla.
Questo idioma ampiamente utilizzato ha le sue radici nell’inglese antico, una prima forma della lingua inglese utilizzata in alcune parti dell’Inghilterra per centinaia di anni fino al XII secolo. L’inglese antico era usato principalmente dalla popolazione anglosassone. Questa lingua ha avuto molte influenze, ma è considerata un dialetto germanico occidentale con parole di diverse lingue.
“Apple of your eye” si riferisce a qualcuno a cui è caro. La connotazione è verso qualcuno di prezioso perché, nella sua prima forma, il termine era molto letterale. Si riferiva alla pupilla, e poiché la vista era considerata preziosa, la frase aveva i meriti di un idioma. Il termine si è fatto strada in alcuni dei primi scritti letterari di artisti del calibro di re Alfredo il Grande alla fine del IX secolo, anche se non è chiaro chi sia l’autore della frase. William Shakespeare ha anche incorporato l’uso di questa frase nelle sue opere nel XVI secolo.
Il termine “mela dei tuoi occhi” è anche una scrittura biblica che si trova nell’Antico Testamento. Nel libro del Salmo nel capitolo 17, versetto otto, nella New International Version (NIV), la Bibbia dice: “Tienimi come la pupilla dei tuoi occhi. Nascondimi all’ombra delle tue ali”. Questa scrittura è una supplica al Signore di ricordarsi di Suo figlio. Le scritture suggeriscono che l’autore delle scritture, Davide, è caro e prezioso per Dio.
Altri usi biblici del termine “mela del tuo occhio” si possono trovare nel libro del Deuteronomio nel capitolo 32, versetto 10, che dice: “Lo trovò in una terra deserta e nella landa desolata, un deserto ululante; Lo ha circondato, lo ha istruito, lo ha custodito come la pupilla dei suoi occhi”. Questo versetto è scritto da Mosè e si riferisce all’amore di Dio per il suo popolo. Inoltre, nel libro di Zaccaria nel capitolo due, verso otto, l’autore dice: “Perché chi tocca te tocca la pupilla dei suoi occhi”.