Cos’è il Dotto Venere?

Il dotto venoso è uno speciale vaso sanguigno nel feto, responsabile dell’80% del flusso sanguigno dalla vena ombelicale nella vena cava inferiore, che fornisce l’atrio destro del cuore. Aiuta a fornire al cervello fetale sangue ossigenato. La vena ombelicale, che conduce dalla placenta al feto, è diversa dalla maggior parte delle vene in quanto trasporta sangue ossigenato, piuttosto che sangue deossigenato. La placenta è un organo attaccato alla parete uterina che fornisce nutrienti al feto attraverso l’afflusso di sangue della madre.

Circa la metà del sangue ossigenato dalla vena ombelicale entra nel dotto venoso, mentre l’altra metà entra nel fegato prima di procedere all’atrio destro. Il cuore del feto presenta anche il forame ovale, un’apertura tra l’atrio destro e quello sinistro. Mentre negli adulti, il sangue che entra nell’atrio destro deve fluire attraverso il ventricolo destro nei polmoni prima di entrare nell’atrio sinistro, il cuore fetale consente al sangue di bypassare i polmoni. Dall’atrio sinistro, il sangue entra nel ventricolo sinistro, da dove viene pompato nell’aorta per fornire il resto del corpo, come negli adulti.

Il dotto venoso è ancora aperto al momento della nascita, ma normalmente si chiude durante la prima settimana di vita. Nei bambini prematuri, spesso ci vuole più tempo per chiudersi. Il residuo del dotto venoso è il legamento venoso fibroso, localizzato sul fondo del fegato e attaccato alla vena portale epatica, che porta il sangue dalla cavità addominale e la milza nel fegato.

Un dotto venoso che non riesce a chiudersi viene chiamato shunt portosistemico (PSS) o shunt epatico. La PSS fa sì che parte del sangue dall’intestino entri nel sistema circolatorio generale anziché andare nel fegato per essere purificato dalle tossine. Quindi, le tossine come ammoniaca e acido urico diventano presenti a livelli anormalmente elevati nel flusso sanguigno. La PSS provoca sintomi tra cui vomito, incapacità di ingrassare e compromissione della funzione cerebrale, che possono manifestarsi con convulsioni, sbavature e depressione. La riparazione chirurgica è il miglior trattamento per la PSS, anche se la condizione può anche essere trattata con antibiotici se la chirurgia non è un’opzione.