Il fulmine globulare è un fenomeno atmosferico estremamente raro e poco compreso che accompagna le tempeste elettriche. Si manifesta come una palla luminosa delle dimensioni di un pallone da basket, ma a volte piccola come una pallina da golf o grande come una piccola automobile. Si libra nell’aria da qualche secondo a un paio di minuti, con una media di 25 secondi, quindi scompare silenziosamente o con un forte scoppio. Alcuni scienziati hanno studiato questo fulmine per oltre 20 anni e sono ancora incerti che esista davvero.
Il fenomeno è così raro che non esiste nemmeno un singolo video scientificamente confermato, sebbene la maggior parte degli scienziati accetti la sua esistenza perché i rapporti su di esso si estendono fino all’antica Grecia. È anche di supporto che la maggior parte dei rapporti che gli scienziati hanno raccontano una storia piuttosto coerente, invece di variare drammaticamente, come ci si aspetterebbe se questa forma di fulmine fosse semplicemente un’identificazione errata di fenomeni atmosferici più comuni. Quando i dettagli variano troppo dai rapporti più comuni, è probabile che si tratti di un’identificazione errata, di un pio desiderio o di una frode. È plausibile, tuttavia, che il cosiddetto fulmine globulare sia semplicemente un’immagine residua positiva lasciata nell’occhio sulla scia di un lampo.
Un giornale nel 1960 ha condotto un sondaggio informale e ha scoperto che il 5% degli intervistati ha affermato di aver assistito a un fulmine globulare, anche se la cifra reale è probabilmente molto più bassa. Se un numero relativamente elevato di persone assistesse veramente a questo tipo di fulmine regolarmente, probabilmente ci sarebbero delle riprese video. Tuttavia, continuano ad arrivare segnalazioni e talvolta è considerato un UFO – un oggetto volante non identificato – qualcosa nel cielo che non può essere facilmente identificato.
L’attuale teoria fisica prevalente per i fulmini globulari è la teoria del maser atmosferico. Grandi nuvole di molecole d’acqua cariche vengono messe in uno stato eccitato dall’attività elettrica, causando brevemente un’amplificazione della luce mediante l’emissione stimolata di radiazioni o l’effetto laser. Prima che questa possa essere confermata come la vera causa, tuttavia, deve essere prima replicata in un laboratorio, cosa che non si è ancora verificata. Potrebbe venire un giorno in cui gli scienziati potranno essere sicuri che questo fulmine sia un fenomeno reale, ma sfortunatamente per gli appassionati, quel giorno non è ancora arrivato.