Cos’è il Jnana Yoga?

Jnana Yoga, noto anche come Gyana yoga, è definito come il percorso della vera conoscenza. È una forma di yoga in cui una persona raggiunge la liberazione attraverso la comprensione del proprio vero sé, attraverso la mente. ‘Jnana’ è un termine sanscrito che simboleggia la conoscenza o la saggezza. Si tratta di meditare sulla domanda ‘chi sono io?’ o meditando su ‘io’ e tenta di realizzare il sé eterno, come uno stato di pura consapevolezza, che è al di là della mente. Questo è considerato uno dei percorsi più impegnativi nello yoga.

Jnana yoga è più adatto per coloro che si considerano intellettuali in cerca di risposte. Gli individui introspettivi sono candidati ideali per il jnana yoga, che mette continuamente in discussione l’identità del vero sé attraverso varie tecniche. La pratica cerca di comprendere la natura di Dio come puro essere o consapevolezza, discriminando tra quello stato puro e gli oggetti di consapevolezza che tipicamente occupano la mente.

Per usare un’analogia, si vede che un bicchiere ha un esterno e un interno, entrambi diversi l’uno dall’altro. Questo è simile a come le persone percepiscono se stesse come separate dal sé eterno. Nello Jnana yoga, l’aspirante mira a rompere o dissolvere il vetro e percepire l’unità essenziale di tutte le cose.

L’intelletto è usato come uno strumento e con il costante sondare e focalizzare l’attenzione sul vero sé, il jnana yoga, raggiunge ‘moksha’ o uno stato di illuminazione. Questo stato illuminato continua anche mentre è occupato con attività mondane. La Bhagavad Gita, uno dei libri più venerati della filosofia indù, contiene istruzioni dettagliate sulle tecniche e le pratiche in cui i jnana yogi devono impegnarsi per raggiungere la salvezza.

‘Viveka’ è la pratica del discernimento intellettuale, dove la persona riporta continuamente la mente dalle distrazioni in uno sforzo continuo per capire cosa costituisce il vero sé. ‘Neti neti’ è un termine sanscrito che nega. Si traduce letteralmente come “non questo, non questo” ed è usato dal jnana yogi per bandire qualsiasi oggetto nella sua consapevolezza, poiché questo non rappresenta il vero sé. Il principio alla base di questo è che quando tutto ciò che la mente tiene nella sua consapevolezza è bandito, ciò che rimane deve essere il vero sé.

‘Vicara’ sta per la qualità di guardarsi dentro, esaminare e riflettere sulle cose. Altri attributi importanti per una persona su questo sentiero yogico sono il distacco e un intenso desiderio di liberazione. Questo percorso yogico si basa sulla filosofia ‘Advaita Vedanta’ nell’Induismo, che afferma che tutti gli esseri dell’Universo condividono un’anima. Alcuni dei luminari che hanno insegnato questa forma includono Ramana Maharishi, Adi Shankara e il saggio Vashishta.