Cos’è il ramo d’oro?

Il ramo d’oro è un ampio studio comparativo di religione e mitologia scritto dall’antropologo scozzese Sir James George Frazier nel 1890. Il ramo d’oro è storicamente significativo in quanto è una delle prime opere a considerare la religione, in particolare il cristianesimo, da un modernista piuttosto che da un prospettiva teologica, mostrando come i riti cristiani come il Natale siano continui con le feste pagane praticate per migliaia di anni prima di Cristo. Con oltre 800 pagine, The Golden Bough è un tomo, ma è considerato uno dei classici più importanti dell’antropologia culturale e dello studio della mitologia e della religione.

Il Ramo d’Oro inizia esaminando le regole di successione del sacerdozio a Nemi (vicino a Roma), con il sacerdote che viene ucciso ritualmente dal suo successore. Nel tentativo di dare una spiegazione ragionevole all’origine delle sue regole di successione, esamina una sfera sempre più ampia delle mitologie mondiali, esaminando i costumi dall’antica Inghilterra a quelli degli aborigeni australiani. La sua conclusione finale è che la maggior parte, se non tutte, le antiche religioni erano culti della fertilità che ruotavano attorno al culto e quindi al periodico sacrificio di un antico re.

Oltre a concentrarsi sulla sua tesi centrale, Frazier affronta molti punti secondari in The Golden Bough, esplorando il confine sfocato tra “sacro” e “impuro” noto come “tabù”, indicando le tribù africane che cambiano le parole nella loro lingua ogni settimana perché rifiutano di dire qualsiasi parola che assomigli anche ai nomi dei loro antenati morti. Nota che molti degli antichi dei, come Dionisio, iniziarono con l’essere rappresentati esclusivamente negli animali e solo attraverso l’evoluzione culturale si incarnarono come persone. Molti degli animali che originariamente rappresentavano questi dei iniziarono ad essere loro sacrificati ritualmente.

Frazier esamina l’ossessione storica per i raccolti, in particolare il mais, e i complessi rituali relativi alla semina, alla raccolta e al consumo del raccolto. Esamina varie strategie di “magia simpatica” utilizzate dai nostri antenati per promuovere la crescita dei raccolti, inclusi ma non limitati a: sacrifici umani, rapporti sessuali nell’istante della semina, deridere colui che è l’ultimo a mietere il grano, idoli fatto dell’ultimo grappolo di grano da mietere, ecc. Alcuni di questi rituali hanno ovvie connessioni con i rituali di fertilità, ma altri sono più ottusi e richiedono alcune spiegazioni e analisi. Frazier fa un ottimo lavoro in questo in The Golden Bough.