Cos’è Jaywalking?

Il termine jaywalking copre in realtà una moltitudine di infrazioni pedonali, per lo più comportanti il ​​mancato attraversamento delle strade cittadine a incroci o strisce pedonali designate. Può essere considerato un reato se un agente di polizia considera le azioni del pedone una deliberata violazione di un’ordinanza esistente. In caso contrario, l’ufficiale può scegliere di emettere un severo avvertimento contro future infrazioni. La multa per un biglietto può essere sorprendentemente consistente, simile alle violazioni del trasloco per i conducenti.

Il Jaywalking può essere una pratica molto pericolosa sia per i pedoni che per i conducenti. I conducenti possono anticipare che altri conducenti tornino ai loro veicoli parcheggiati, ma potrebbero non essere preparati per i pedoni che attraversano improvvisamente la strada tra quelle auto parcheggiate. Anche se le condizioni del traffico sono lente in un senso di marcia, un jaywalker potrebbe trovarsi intrappolato in mezzo alla strada quando i veicoli appaiono nella corsia opposta.

Un altro pericolo inerente è un improvviso cambio di direzione di un pedone. Le intersezioni con strisce pedonali sono progettate per consentire al traffico pedonale di attraversare lateralmente, non diagonalmente. Il traffico veicolare continua a circolare legalmente nella direzione opposta, ma alcuni pedoni scelgono di attraversare diagonalmente il traffico per risparmiare tempo illegale. Attraversare la strada contro il flusso del traffico o cambiare direzione a metà strada sono forse le violazioni più flagranti delle ordinanze del jaywalking.

Si dice che l’origine del termine coincida con l’arrivo della “carrozza senza cavalli” intorno alla fine del XX secolo. La parola “ghiandaia” aveva diverse connotazioni all’epoca, ma quella che sembrava descrivere meglio la pratica pericolosa implicava un rube non sofisticato. Attraversare la strada a casaccio o ignorare altre regole pedonali in una grande città sarebbe considerato un comportamento tipico per una “ghiandaia” non istruita. Pertanto, molte prime ordinanze hanno adottato questo termine gergale per descrivere la violazione stessa. Sebbene il termine gergale derisorio sia caduto in disuso decenni fa, il nome è rimasto per descrivere la pratica sconsiderata di attraversare una strada tra gli incroci.