In psicologia, l’assuefazione si riferisce al comportamento appreso nell’ignorare gli stimoli neutri. La teoria dell’assuefazione sostiene che quando un animale è ripetutamente esposto a stimoli che non fanno male né aiutano, smette di rispondere. Questa mancanza di risposta a qualcosa che non rappresenta un problema significa che l’animale non sta sprecando energia; è ancora vigile in caso di pericolo.
Sebbene sia facile confondere questo tipo di apprendimento con l’adattamento sensoriale, i due non sono la stessa cosa. Il comportamento è la chiave dell’assuefazione, poiché l’animale può rispondere agli stimoli in altri modi, ma una parte della risposta viene interrotta. L’animale impara a ignorare qualcosa che non ha importanza. La sensibilizzazione crea un aumento della risposta, mentre l’assuefazione provoca una diminuzione. La diminuzione può essere graduale.
Ad esempio, uno scoiattolo in un parco può emettere un suono di allarme e correre su un albero quando si avvicinano passi umani. Dopo ripetute volte in cui i passi alla fine sono svaniti e le persone hanno continuato a camminare, lo scoiattolo potrebbe essere corso sull’albero senza emettere alcun suono vocale. Alla fine, se non si è ancora verificata una minaccia alla sua sicurezza mentre i passi continuano, lo scoiattolo potrebbe non correre sull’albero o emettere alcun suono. La sua risposta agli stimoli diminuisce gradualmente. Il cambiamento nel comportamento è una risposta appresa per evitare di sprecare energia non necessaria.
Abitudine significa che quando qualcosa non rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza, ci abituiamo. Impariamo a sopportare stimoli innocui piuttosto che sprecare la nostra energia reagendo ad essi. Ad esempio, se una persona si trasferisce in una casa vicino a un binario ferroviario e la vibrazione può essere percepita attraverso il pavimento ogni volta che passa un treno, all’inizio potrebbe pensare che accadrà qualcosa di brutto, ad esempio la vibrazione causerà alle persone in casa per cadere o un oggetto per cadere e rompersi. Dopo l’esposizione ripetuta alla vibrazione del treno quando non succede mai niente di male, la persona sperimenta l’assuefazione e non si comporta più in modo preoccupato quando un treno passa davanti a casa.
L’assuefazione alla droga è qualcosa di diverso. In questo caso si manifesta l’abitudine a rispondere a stimoli che si percepiscono benefici. Alla fine l’effetto del farmaco può essere neutro, ma gli effetti senza gli stimoli, in particolare i sintomi di astinenza, sono così negativi che l’abitudine rimane. La tossicodipendenza può essere sia fisica che psicologica.