L’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) è un’erba usata per trattare la depressione da lieve a moderata. È disponibile sotto forma di pillola, infuso, estratto liquido e tintura. La sua efficacia è oggetto di dibattito, ma molti studi condotti negli Stati Uniti e in Germania hanno dimostrato che è efficace nel trattamento della depressione moderata, ed è regolarmente vietata per questa condizione in Germania. L’erba ha dimostrato di essere inefficace contro la depressione grave e la distimia, tuttavia.
Wort è una parola arcaica che significa “pianta” e l’erba di San Giovanni prende il nome dalla sua tradizionale data di raccolta, il giorno di San Giovanni, o 24 giugno. Ha piccoli fiori gialli e foglie perforate caratterizzate da piccoli fori. L’erba viene coltivata commercialmente, ma è anche un parassita in molte aree, poiché può essere velenosa per il bestiame se consumata in quantità sufficienti. Quando gli animali mangiano troppo, possono causare effetti tra cui irrequietezza, mania, irritazione e lesioni cutanee, depressione, aborto spontaneo e ipersensibilità all’acqua e/o alla luce. Può anche spingere la vegetazione desiderabile fuori da un ecosistema superando la sua nicchia.
L’erba di San Giovanni ha una lunga storia come pianta medicinale, sebbene non sia sempre stata utilizzata per la depressione. Varie specie di Hypericum erano usate in medicina nell’antica Grecia e nelle Americhe fin da prima dell’arrivo degli europei. I nativi americani lo usavano localmente come astringente, antisettico e antinfiammatorio e internamente per indurre l’aborto. A causa di questa proprietà dell’erba di San Giovanni, l’erba può avere effetti negativi sulla fertilità dell’utente e può interferire con il controllo delle nascite. L’erba ha anche vari usi nella medicina omeopatica.
In generale, l’erba di San Giovanni ha un’incidenza di effetti collaterali molto più bassa rispetto agli antidepressivi commerciali. I suoi effetti collaterali documentati includono disorientamento, vertigini, affaticamento, disturbi gastrointestinali, sedazione e i suddetti effetti collaterali riproduttivi. L’erba può anche causare fotosensibilità, o sensibilità alla luce, sia nell’uomo che negli animali, ma questo effetto è raro.