Un digestore di metano è più propriamente noto come digestore anaerobico perché decompone i rifiuti organici limitando l’assunzione di ossigeno e produce gas metano come sottoprodotto. La decomposizione anaerobica di materia organica come feci animali, cibo di scarto e materia vegetale è un processo naturale che produce gas metano, ma, quando avviene in un digestore di metano, il gas può essere raccolto e utilizzato come combustibile. Le grandi aziende agricole e gli impianti di trattamento dei rifiuti riciclano frequentemente i rifiuti animali e le acque reflue in un digestore di metano e utilizzano il gas, che è simile al gas naturale, per il riscaldamento e per la produzione di elettricità.
La decomposizione anaerobica procede in due fasi. Nella prima, le complesse molecole organiche nei rifiuti vengono scomposte da microbi acidi in peptidi, alcol e zuccheri semplici. Queste molecole vengono quindi nuovamente scomposte da un diverso insieme di microbi. Come sottoprodotto, il processo produce gas, inclusi metano, idrogeno e anidride carbonica, e solidi ad alto contenuto di azoto. Questo processo differisce dalla decomposizione aerobica, o decomposizione in presenza di ossigeno, che produce principalmente anidride carbonica e ammoniaca come sottoprodotti. Inoltre, riduce anche la materia prima in una sostanza più povera di azoto e che può essere utilizzata come fertilizzante.
La costruzione di un digestore di metano prevede un contenitore ermetico con una bocca per l’immissione dei rifiuti e una tubazione per la raccolta del gas. La digestione procede meglio a temperature comprese tra 32°C e 35°C (89°F e 95°F) e diminuirà bruscamente se la temperatura scende sotto i 16°C (61°F). Il rapporto tra solidi e acqua dovrebbe essere di circa l’8%, il che significa che i rifiuti animali dovrebbero essere mescolati con una quantità uguale di acqua. Mentre un digestore di metano funzionerà bene con i soli rifiuti animali, la sua efficienza può essere migliorata aggiungendo materia vegetale.
I doppi vantaggi del combustibile per l’elettricità e il calore e la riduzione dei rifiuti a fanghi riciclabili e inodore rendono il digestore di metano un’opzione economica ed ecologica per il trattamento dei rifiuti. Un grande digestore può essere realizzato come una laguna coperta con collettori per la raccolta del gas, mentre uno più piccolo può essere costituito da un serbatoio che può essere posato a terra o interrato. I digestori del serbatoio possono essere riscaldati, il che li rende candidati migliori per i climi più freddi. Sebbene un digestore di metano riduca i rifiuti a un materiale inodore, il processo non è esente da odori. Inoltre, i digestori emettono gas nocivi come monossido di carbonio, ossidi di zolfo e ammoniaca, quindi l’area circostante un grande digestore non è una zona residenziale ideale.