L’harem è uno dei concetti più fraintesi nella cultura islamica, grazie alla vivace immaginazione delle prime avventure europee. In poche parole, un harem è uno spazio riservato in una casa o in un complesso specifico per l’uso di donne e bambini piccoli. Gli uomini non possono entrare nell’harem, in quanto è considerato un’area privata o vietata. Gli harem variano ampiamente per dimensioni e composizione, come si potrebbe immaginare, dai complessi sontuosi dei sultani ottomani a una semplice stanza privata per le donne.
La radice della parola “harem” è haram, che significa “proibito” in arabo. I musulmani considerano anche la città della Mecca come una forma di harem, tranne per il fatto che invece di essere riservata alle sole donne, è riservata ai soli musulmani, a causa del gran numero di luoghi santi nella zona.
I musulmani hanno tradizionalmente separato le donne dagli uomini in vari modi, perché credono che questa separazione sia ordinata dal Corano e da altre autorità religiose. I musulmani hanno tradizionalmente indossato veli e indumenti larghi per separarsi mentre sono in pubblico, e il contatto tra uomini e donne è molto limitato nelle società musulmane conservatrici. A un certo punto, molte case avevano un harem; i musulmani moderni in genere non hanno alloggi separati per le donne nelle loro case, a meno che non siano di orientamento conservatore.
Nell’harem, le donne possono abbassare la guardia, perché sanno che nessun uomo entrerà nell’area. Di conseguenza, l’harem era spesso un luogo vivace e divertente nell’era in cui le donne si isolavano in casa. Le donne potevano vestirsi in modo più casual, cantare e raccontare storie e incontrare altre donne della zona. Gli amici e i vicini tradizionalmente socializzavano tra loro nell’harem, portando i bambini piccoli e mangiando snack e tè. Nelle case con servitori, i servitori assistevano le donne nell’harem, e nelle famiglie numerose, i servitori potevano suonare musica e offrire altri intrattenimenti.
L’harem più famoso della storia è stato probabilmente il Gran Serraglio dei sultani ottomani, e questo harem ha ispirato gran parte della mitologia sugli harem che vive in questo giorno. I sultani in genere avevano molte mogli, insieme a un assortimento di domestiche e inservienti, e tutte erano alloggiate nel serraglio, insieme agli eunuchi. I visitatori europei sono stati indubbiamente affascinati dal concetto di harem, che sarebbe stato loro sconosciuto, e hanno portato con sé racconti fantastici.
Di conseguenza, il termine “harem” è talvolta usato in modo errato per descrivere un insieme di mogli o seguaci femminili. Questo non è solo sbagliato, ma anche molto limitato; l’harem è un luogo complesso con una grande popolazione, anche se potrebbe sembrare un po’ misterioso agli uomini, dal momento che non sono ammessi.