Ci sono molte dubbie spiegazioni sull’origine del termine OK. Alcuni datano il termine, che è essenzialmente un accordo o un assenso, al termine dei nativi americani “okeh” che significa un accordo. Altri dicono che il termine derivi dagli schiavi afroamericani. Alcuni lo collegano al greco olla kalla che significa “tutto bene”.
In realtà, queste spiegazioni sono capziose. Abbiamo informazioni scritte precise sulle origini di OK. Risale alla corsa presidenziale del 1840 di Martin Van Buren e del club OK, che lo sostenne. OK era l’abbreviazione di Old Kinderhook. Kinderhook, New York, era il luogo da cui provenivano molti dei membri del club, quindi la parola ha un doppio significato.
OK divenne presto utile come mezzo semplice per dichiarare un accordo. Tuttavia, va notato che il club dell’OK non è riuscito a rieleggere Martin Van Buren. Il termine è apparso in pubblico perché molti giornali che non supportavano Van Buren hanno iniziato a definire OK in modi negativi. Hanno usato la parola per significare Orfully Konfused, o Spesso Kontradicts, per esempio. L’uso continuato del termine alla fine è migrato non solo nella lingua americana, ma è utilizzato anche in tutto il mondo.
L’uso frequente di una parola, soprattutto da parte dei media, tende a renderla popolare. Quindi dobbiamo OK ai media repubblicani a metà del 19° secolo. Le abbreviazioni prima dell’elezione di Van Buren erano piuttosto popolari, proprio come lo sono oggi. GT è stato usato per “andare in Texas”, in gran parte dei supporti di stampa, e NG significava “non andare”. È difficile sapere perché questa parola è rimasta bloccata e altre no.
Oggi utilizziamo spesso abbreviazioni nelle e-mail e nei messaggi di testo e alcune stanno migrando nel linguaggio comune. Ad esempio TTFN, o “ta ta per ora”, è un termine frequente, utilizzato per la prima volta nel film Disney degli anni ‘1950 Winnie the Pooh di Tigro. Le persone possono semplicemente dire TTFN invece di pronunciare l’intera frase.
In un mondo in cui la brevità è spesso importante, OK regge bene. Sebbene tecnicamente, dovrebbe essere scritto come “okay”, OK è spesso l’ortografia preferita. È un termine di testo utile e un termine comune.