Quali sono i migliori consigli per l’allenamento per il Parkour?

Il parkour è uno sport che combina corsa, ginnastica e atletismo in generale poiché i partecipanti cercano di completare i percorsi urbani nel modo più efficiente possibile, usando solo il proprio corpo per superare gli ostacoli. L’allenamento per il parkour è un regime completo che richiede impegno per un lungo periodo di tempo. Gli esercizi cardiovascolari, di forza e flessibilità sono fondamentali, così come la coordinazione e l’allenamento mentale, sono necessari per esibirsi ai massimi livelli.

Lo sport del parkour è esploso in popolarità nei primi anni 2000 ed è diventato rapidamente un appuntamento fisso nelle sequenze dei film d’azione e nelle scene di inseguimento. Nato nelle aree urbane della Francia, il parkour è stato adottato nelle città di tutto il mondo come un metodo economico e divertente di esercizio fisico e metal. I partecipanti, noti come traceurs, sfruttano strutture e percorsi esistenti progettati per sfruttare i comuni ostacoli urbani come ringhiere delle scale, argini, muri, pali e attrezzature per parchi giochi.

La corsa libera, un’attività correlata che enfatizza i trucchi acrobatici più del parkour, è considerata una disciplina tecnicamente diversa. Gran parte dell’allenamento per il parkour è lo stesso della corsa libera e l’allenamento per entrambi inizia e finisce con il cardio. Un cuore e polmoni forti sono fondamentali per i corridori liberi di successo, che forniscono la resistenza e il ritmo per completare i corsi con successo.

L’allenamento per il parkour include anche esercizi di forza. Poiché i traceur hanno solo il loro corpo da utilizzare nella navigazione dei percorsi, spetta a loro essere in grado di reagire agli ostacoli con movimenti precisi ed efficienti. Ci sono una serie di movimenti fondamentali che vengono spesso chiamati in gioco durante il parkour, inclusi salti, pull up, swing e volte. Ognuno di questi sono esercizi composti che attivano diversi gruppi muscolari contemporaneamente. Per scavalcare una panchina, ad esempio, un traceur ha bisogno di gambe forti per lanciarsi in aria e braccia forti per spingersi oltre.

Flessibilità e coordinazione sono fondamentali anche per il parkour. Uno dei principi della disciplina è la resilienza fisica e l’evitamento degli infortuni. Essere in grado di rimbalzare e rotolare su superfici dure, rialzarsi dopo le cadute o allungarsi per afferrare sporgenze senza pericolo per muscoli o legamenti sono abilità importanti e allenabili. Così è anche essere in grado di concatenare questi movimenti in modo fluido, un tratto che deriva dalla pratica e dalla ripetizione.

L’allenamento per il parkour è così vantaggioso che varie forze militari hanno adottato le stesse tecniche per l’uso nei propri programmi di esercizio. Il Corpo dei Marines degli Stati Uniti, ad esempio, ha integrato i movimenti del parkour nei programmi di allenamento sia come esercizio a sé stante che come pratica per muoversi in modo efficiente in un terreno urbano. Alcuni dei migliori atleti di parkour al mondo sono passati a una seconda carriera come consulenti per gruppi militari e delle forze dell’ordine interessati a tali iniziative.