Uno dei test più comuni per rilevare il cancro è la risonanza magnetica (MRI). Come altri test sul cancro, questo tipo di scansione ha alcuni pro e contro, con il più grande vantaggio di quanto sia efficace. Ciò è particolarmente vero per i pazienti con tessuto denso, perché altri test oncologici comuni di solito richiedono che il tessuto sia sottile per ottenere risultati più accurati. D’altra parte, la risonanza magnetica per il rilevamento del cancro è nota per ottenere più risultati falsi positivi rispetto ad altri tipi di screening, portando spesso a test di follow-up costosi e non sempre necessari. Inoltre, alcuni pazienti esitano a sottoporsi a una risonanza magnetica, perché è noto che entrare nella macchina per la risonanza magnetica innesca la claustrofobia.
Molti medici raccomandano l’uso della risonanza magnetica per il rilevamento del cancro perché è tra gli screening più efficaci. Parte del motivo è che la risonanza magnetica può rilevare il cancro anche nei tessuti densi, il che rappresenta una sfida per alcuni altri test sul cancro. Ad esempio, una risonanza magnetica è spesso preferita a una mammografia nel rilevamento del cancro al seno perché può individuare cellule anormali anche nel seno di giovani donne, che tendono ad essere piuttosto densi. Le mammografie hanno maggiori probabilità di perdere un tumore a meno che il tessuto non sia sottile e, quindi, in grado di essere appiattito facilmente. Pertanto, è probabile che i medici raccomandino una risonanza magnetica per l’individuazione del cancro in pazienti giovani con tessuto particolarmente denso.
Lo svantaggio dell’efficacia della risonanza magnetica è che può causare risultati falsi positivi. A parte lo stress che questo può causare ai pazienti, può anche portare a test di follow-up, come le biopsie, per dare un’occhiata più da vicino al tessuto prima di fare una diagnosi di cancro. Questo può essere costoso per i pazienti, perché l’assicurazione non copre sempre questi test. In effetti, alcune compagnie assicurative statunitensi non coprono una risonanza magnetica per cominciare, a meno che il medico non possa offrire la prova che è necessaria dal punto di vista medico. Questo di solito funziona solo se il paziente ha sintomi o una storia di cancro, quindi una risonanza magnetica come parte di un controllo regolare spesso deve essere pagata dal paziente.
Anche quando una risonanza magnetica per l’individuazione del cancro è pagata dall’assicurazione e raccomandata da un medico, alcuni pazienti esitano a sottoporsi a questo screening. Questo è spesso il risultato della claustrofobia, perché il test richiede che i pazienti entrino in una macchina appena più grande del loro corpo. Ciò può causare ansia, quindi alcuni pazienti saltano la risonanza magnetica per l’individuazione del cancro a favore di altri metodi di screening.