L’ebraico antico, noto anche come ebraico classico o biblico, differisce notevolmente, anche se non drasticamente, dall’ebraico moderno. Le differenze riguardano principalmente le aree della grammatica, della fonologia e del vocabolario, e chi parla l’ebraico moderno può in genere leggere un testo antico senza difficoltà. Questa forma comprende una serie di dialetti parlati nell’antico Israele tra il X secolo a.C. e l’inizio del IV secolo d.C. In epoca moderna, è per lo più solo una lingua letteraria e liturgica. L’ebraico moderno, la lingua nazionale dell’Israele moderno, è una lingua parlata secolare.
L’ebraico antico è una lingua molto più antica dell’inglese, emerse intorno al XII secolo a.C. Tuttavia, a causa dell’esilio degli ebrei e del movimento della diaspora ebraica in diverse parti del mondo, cadde gradualmente in disuso come lingua quotidiana. Per lo più era usato solo nella pratica religiosa e talvolta nella scrittura di documenti e libri accademici. Così, quando l’ebraico rinasce come lingua quotidiana nella forma dell’ebraico moderno con l’istituzione dello stato israeliano, è naturalmente cambiato e adattato all’era moderna.
Nel Medioevo, a causa dell’ampia dispersione della popolazione ebraica, si era sviluppata una varietà di stili di pronuncia per l’ebraico antico. I due principali rami degli stili fonologici erano l’ebraico sefardita, parlato nella penisola iberica e nei paesi dell’ex impero ottomano, e l’ebraico ashkenazita, parlato nell’Europa centrale e orientale. I due stili di pronuncia sono stati influenzati dalle lingue ebraiche regionali parlate, rispettivamente ladino e yiddish.
La fonologia ebraica moderna si basa su quella dell’ebraico sefardita, mentre il dialetto yemenita che si è sviluppato nel Medioevo è probabilmente il più vicino alla fonologia dell’ebraico antico. Le differenze di sintassi o grammatica tra forme antiche e moderne si basano in gran parte sull’influenza dell’ebraico ashkenazita e dello yiddish. Inoltre, la moderna lingua ebraica incorporava molti prestiti linguistici e neologismi necessari per discutere cose che non esistevano nell’ebraico antico.
La forma antica è ancora usata dagli oratori in contesti letterari e liturgici ed è insegnata nelle scuole pubbliche israeliane. Di tanto in tanto vengono usati anche elementi di esso nell’ebraico moderno parlato e nei media israeliani.