Qual è la connessione tra Facebook e l’autostima?

Sebbene i social media siano un fenomeno relativamente nuovo che deve ancora essere studiato in profondità a partire dal 2011, alcune ricerche suggeriscono un legame tra Facebook e l’autostima. Alcuni studi indicano che il sito di social network fornisce una spinta all’autostima degli utenti consentendo loro di personalizzare e controllare come gli altri li vedono. Altre ricerche si concentrano sulla possibilità e sulle conseguenze del cyberbullismo sul sito web. Interazioni specifiche e impreviste su Facebook possono anche avere un impatto sull’autostima in modi positivi e negativi.

Uno studio ha rivelato una correlazione benefica tra Facebook e l’autostima. Alcuni partecipanti sono stati osservati mentre esaminavano i propri profili e le schede associate, mentre altri non potevano accendere i propri computer. I ricercatori hanno quindi somministrato un sondaggio progettato per misurare l’autostima.

Gli studenti che hanno visualizzato i propri profili avevano una maggiore autostima rispetto a quelli i cui computer non erano mai stati accesi. Inoltre, gli studenti che hanno lasciato i loro profili Facebook avevano un’autostima inferiore rispetto a quelli che si sono concentrati esclusivamente sulla pagina del proprio profilo. I partecipanti che hanno riportato il più alto livello di autostima sono stati quelli che non solo hanno visualizzato esclusivamente le pagine del loro profilo, ma le hanno anche modificate.

Mentre uno specchio ricorda alle persone chi sono realmente e può quindi avere un impatto negativo sull’autostima, un profilo Facebook è un’immagine personalizzabile e controllabile. La connessione positiva tra Facebook e l’autostima si basa sulla capacità dell’utente di dare il meglio di sé. Lui o lei può filtrare qualsiasi aspetto che avrà un impatto negativo sull’immagine di sé. Uno specchio rifletterà le imperfezioni, ma Facebook può mostrare a un utente il suo sé idealizzato e quindi rafforzare l’autostima.

Alcuni ricercatori, tuttavia, sono giunti a un’opinione diversa. A studenti di età compresa tra 18 e 25 anni sono stati sottoposti a esami psicologici progettati per misurare i loro livelli di narcisismo e sono state anche monitorate le loro abitudini su Facebook. I ricercatori hanno stabilito che anche le persone con tendenze narcisistiche più elevate controllavano più frequentemente le loro pagine Facebook. Lo studio ha anche suggerito che i partecipanti con bassa autostima controllassero i loro profili Facebook più spesso della media. Narcisismo e bassa autostima sono collegati nello studio e alimentati da Facebook.

Per i bambini e i giovani adulti, il legame tra Facebook e l’autostima potrebbe non essere altrettanto positivo. Il sito Web può facilitare abusi e molestie online chiamate cyberbullismo che possono devastare l’autostima di un utente. Ad esempio, un utente di Facebook può imbattersi in una pagina a lui dedicata che è dispregiativa. Alcune vittime di cyberbullismo si sono suicidate o hanno commesso altri atti di violenza. Un cyberbullo è spesso un coetaneo della vittima, ma può anche essere un adulto.

Interazioni impreviste e specifiche influenzano maggiormente la connessione tra Facebook e l’autostima per alcuni utenti. Un utente potrebbe scoprire che la persona con cui sta uscendo ha improvvisamente cambiato il suo stato di relazione senza preavviso. Gli amici vedono le foto di una festa a cui non erano stati invitati ma sentivano che avrebbero dovuto essere. Qualcuno pubblica un messaggio negativo su un utente senza rendersi conto che l’utente può vederlo nel proprio feed di notizie. Queste situazioni sono sempre più comuni nel sito Web e possono influire sull’autostima.

Il rapporto tra Facebook e l’autostima dipende in ultima analisi dal singolo utente. La maturità, l’esperienza di vita e le motivazioni per essere sul sito web sono tutti fattori specifici di un individuo che possono influenzare il modo in cui il sito web modella la sua autostima. Facebook consente agli utenti di segnalare violazioni dei diritti e delle responsabilità del sito Web, affidando la responsabilità della polizia agli utenti stessi. Il sito è in genere un luogo per connessioni positive con amici e familiari, ma tutti gli utenti e i genitori dei bambini che frequentano il sito web dovrebbero stare in guardia, consapevoli di sé e non aver paura di segnalare comportamenti indesiderati o minacciosi.