Che cos’è la teoria delle pulsioni?

La teoria delle pulsioni, nota anche come teoria della riduzione delle pulsioni, è una teoria psicologica della motivazione e dell’apprendimento generalmente attribuita a Clark Hull, uno psicologo della Yale University dal 1929 al 1952. La teoria delle pulsioni afferma che gli esseri umani in genere sperimentano pulsioni o bisogni biologici o psicologici, e che gran parte del comportamento umano avviene come uno sforzo per soddisfare quei bisogni e ridurre la potenza delle pulsioni biologiche o psicologiche. Queste pulsioni possono includere bisogni fisici di base, come la sete, la fame o il desiderio di sesso, oppure possono includere anche bisogni psicologici, come il bisogno di compagnia. Hull credeva che gran parte del processo di apprendimento dipendesse dalla riduzione della spinta. Gli esseri umani prima riconoscono un bisogno, poi agiscono per soddisfare il bisogno, quindi imparano, attraverso il condizionamento comportamentale, come quel bisogno può essere soddisfatto in futuro.

Tutti gli esseri umani, e molti altri organismi, hanno bisogni fisici e psicologici fondamentali. La maggior parte delle persone riconosce i bisogni fisici umani di cibo, acqua, vestiti, riparo e calore. I bisogni psicologici includono tipicamente il bisogno di sentirsi amati, di sentirsi accettati da una comunità, di godere della compagnia, di impegnarsi in espressioni creative e di sentirsi al sicuro. I bisogni psicologici e fisici possono manifestarsi contemporaneamente nella stessa persona, lavorando insieme per creare una spinta singolare. Un esempio di ciò potrebbe essere l’impulso al contatto fisico e sessuale, integrato con l’impulso all’amore, che spinge molte persone a cercare partner romantici a lungo termine.

La teoria della pulsione di Hull afferma che, quando un organismo sperimenta una pulsione fisica o psicologica, ed è consapevole e attento ad essa, quell’organismo agirà per ridurre la forza della pulsione soddisfacendo il bisogno. Ad esempio, quando una persona ha fame, sta sperimentando una spinta biologica per il cibo. Cercare e mangiare cibo riduce quella spinta alleviando la fame. Spesso, la riduzione dell’unità avviene solo su base temporanea. Il bisogno può riapparire e, quando lo fa, la teoria delle pulsioni afferma che sarà necessaria un’azione rinnovata per soddisfare nuovamente il bisogno.

Hull ha continuato a postulare che questo modello di comportamento, in cui un bisogno stimola un’azione destinata a soddisfare il bisogno, è una componente fondamentale del processo di apprendimento. Quando una persona avverte un bisogno e intraprende un’azione di successo per soddisfare quel bisogno, è più probabile che ripeta la stessa azione la prossima volta che sente lo stesso bisogno. Una volta che la stessa azione di soddisfazione del bisogno è stata ripetuta con successo alcune volte, la maggior parte degli organismi impara, attraverso il processo noto come condizionamento comportamentale, che quell’azione porterà sempre alle stesse conseguenze di soddisfazione del bisogno. Se, per caso, un’azione di soddisfazione del bisogno precedentemente riuscita perde la sua efficacia, allora la teoria delle pulsioni afferma che l’organismo cercherà un’azione alternativa per soddisfare il bisogno.