La cistina è un amminoacido naturale contenente zolfo derivato dalla cisteina, un amminoacido correlato. Sono entrambi tra i 20 amminoacidi coinvolti nella costruzione di proteine vegetali e animali e nel controllo delle funzioni cellulari catalizzando la maggior parte delle reazioni chimiche che si verificano nelle cellule viventi. La cistina è un amminoacido dimerico formato dall’ossidazione di due molecole identiche e più semplici di cisteina, i cui atomi di zolfo sono stati collegati per formare un ponte disolfuro. Viene definita molecola “dimero” ed è una forma chimicamente stabile di cisteina. È un composto organico insapore con la formula molecolare C6H12N2O4 S2.
William Hyde Wollaston identificò la cistina nel 1810. Passò praticamente inosservata fino a quando non fu isolata dal corno di una mucca nel 1899. Poi fu finalmente riconosciuta come un componente delle proteine.
Sia la cistina che la cisteina sono classificate come aminoacidi non essenziali. Possono essere sintetizzati all’interno del corpo, quindi non è essenziale che siano ottenuti dal cibo. Sono derivati dalle stesse fonti, forniscono benefici nutrizionali identici e sono richiesti dal corpo umano per la salute e la vitalità di base. Una fonte alimentare naturalmente ricca di cistina/cisteina è la proteina del siero del latte non pastorizzato. Altre fonti di cibo includono aglio, cipolle, pesce, fegato, uova, semi di sesamo e altri semi.
Esistono diverse malattie e disturbi ereditari associati al metabolismo, al trasporto e allo stoccaggio anormali di questo amminoacido. Uno di questi disturbi è la cisuria, un difetto metabolico caratterizzato dal movimento anomalo della cistina e di altri aminoacidi nei reni e nell’intestino. La cistina si presenta come un deposito naturale nelle urine, ma quantità eccessive di cistina si accumulano e rimangono non disciolte nelle urine. Ciò può causare calcoli renali e depositi negli ureteri e nella vescica.
La cistinosi è una rara malattia genetica che si verifica nei bambini piccoli. È caratterizzato dal metabolismo anomalo della cistina e dall’accumulo di cristalli di cistina nei tessuti cellulari. Questi cristalli possono influenzare negativamente molti sistemi del corpo. I reni e gli occhi tendono a subire i maggiori danni, con la retinopatia e la statua corta che sono le caratteristiche del disturbo.
Un altro disturbo correlato alla cistina si verifica quando la funzione cellulare nei tubuli renali è compromessa. Questo può portare alla sindrome di Fanconi, che può essere causata anche da farmaci o metalli pesanti. Nella sindrome di Fanconi, alcune sostanze che normalmente vengono assorbite nel flusso sanguigno dai reni vengono invece rilasciate nelle urine.
Una varietà di proteine contiene cistina, comprese le piume e gli zoccoli degli animali. La cisteina, in particolare, è presente nei capelli, nelle unghie e nella pelle come alfa-cheratina, una proteina fibrosa insolubile. È abbondante nei tessuti scheletrici e connettivi. La cisteina e la sua molecola dimero cistina sono anche coinvolte nei principali processi di disintossicazione nel corpo.