Che cos’è la crema pasticcera alla vaniglia?

La crema pasticcera è il termine per un dessert che di solito è fatto con latte, tuorli d’uovo e zucchero e la vaniglia è uno dei suoi sapori più comuni. Di solito viene cotto lentamente in una doppia caldaia o casseruola ed è generalmente un processo lento che richiede attenzione ai dettagli. A seconda del modo in cui viene cotta, la crema pasticcera alla vaniglia può avere una vasta gamma di consistenze. Le origini della crema pasticcera in particolare sono generalmente ritenute nel Medioevo, ma possono anche risalire all’impero romano. Oltre alla crema pasticcera alla vaniglia, ci sono molte altre varianti della crema pasticcera, comprese le versioni non dolci.

Tradizionalmente, la crema pasticcera alla vaniglia viene cotta in un forno a microonde o sopra una stufa, ma può anche essere cotta a vapore, al forno o preparata in una pentola a pressione. La crema pasticcera in genere deve essere cotta nel tempo e a fuoco molto basso perché un aumento della temperatura troppo elevato porterà molto probabilmente alla cagliatura. In genere inizia a stabilizzarsi a 158 gradi Fahrenheit (70 gradi Celsius) e la crema pasticcera stessa di solito non deve superare i 176 gradi Fahrenheit (80 gradi Celsius). Le uova e lo zucchero vengono generalmente combinati e latte o panna vengono quindi miscelati per impedire alle uova di cuocersi da sole.

La crema pasticcera alla vaniglia può essere aromatizzata con tecniche diverse. Alcune ricette usano semplicemente l’estratto di vaniglia, mentre altre usano latte alla vaniglia. Un metodo tradizionale di aromatizzazione consiste nell’utilizzare il vero baccello di vaniglia, che di solito prevede l’aggiunta del baccello al latte e la sua rimozione successiva nel processo.

A seconda del piatto, la crema alla vaniglia può essere ricca e densa o sottile come la salsa. Nel Regno Unito, la crema pasticcera alla vaniglia è solitamente impertinente e il suo scopo è di essere versato su un altro dessert. Altre ricette prevedono che la crema pasticcera sia più spessa in modo da comprendere il dessert principale stesso, con frutta o pasta per completarlo. Queste versioni ricche sono generalmente realizzate utilizzando una crema più pesante, mentre le versioni sottili richiedono latte o crema singola.

Una parte importante della preparazione della crema pasticcera è la funzione di legame dell’uovo e alcuni storici ritengono che questa scoperta risalga addirittura all’impero romano. La versione dolce, simile a un budino, che in seguito si sviluppò è di solito attribuita al Medioevo, dove veniva spesso usata come ripieno per torte o altri dolci, sia in Europa che in Asia. Dai cuochi europei, la confezione viaggiò verso le Americhe e lì fiorì. La fine del XIX secolo fu quando iniziarono a svilupparsi versioni commerciali di crema pasticcera e budino e furono commercializzate per i bambini.

La crema pasticcera alla vaniglia è tutt’altro che l’unico sapore di crema pasticcera disponibile, anche se è sicuramente uno dei più comuni. Anche le creme al cioccolato, al caramello o alla frutta sono famose. Piatti di crema pasticcera non dolce, come la quiche, sono anche consumati in tutto il mondo.