Che cos’? la meditazione della gentilezza amorevole?

Come altre forme di meditazione, la meditazione della gentilezza amorevole riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna e riempie il praticante di un travolgente senso di serenit?. Si dice che la meditazione della gentilezza amorevole, o Metta Bhavana, abbia avuto origine dallo stesso Buddha supremo, Siddh?rtha Gautama, che si crede sia morto tra il 450 e il 400 a.C. Questo tipo di meditazione riguarda la compassione per se stessi e gli altri, l’accettazione di ci? che ? e la riqualificazione delle abitudini mentali negative in quelle positive.

Buddha ha insegnato che l’amore ? una forza pi? grande dell’odio. Di fronte alla compassione, l’odio, che si basa sull’ego e sull’illusione, semplicemente evapora. In teoria, e molti dicono anche in pratica, se met? del mondo praticasse quotidianamente la meditazione della gentilezza amorevole, l’altra met? sarebbe trasformata dalle energie curative che ha generato.

La meditazione della gentilezza amorevole deve iniziare con il s?. I praticanti credono che un essere meditante pieno di disprezzo per se stesso o altri sentimenti negativi diretti verso l’interno non possa generare o addirittura provare veramente compassione. Mettere a tacere le chiacchiere del mondo e trovare il percorso verso l’interno verso la perfetta immobilit? attraverso la ripetizione di un mantra, la visualizzazione di un oggetto o la cancellazione di ogni distrazione non appena si presenta ? il primo passo.

Secondo la tradizione, la meditazione sulla gentilezza amorevole implica una serie di meditazioni chiamata i Quattro Stati Divini in cui viene contemplata la prima Metta, o gentilezza amichevole. Metta pu? essere descritto come il senso di accettazione e affetto per tutti gli esseri viventi che emana da un cuore che non ha blocchi. Contiene anche la benedizione della gioia sugli altri che ? completamente altruista. Metta ? benevola e senza autoguadagno.

Karuna, che ? anche compassionevole, ha una diversa qualit? emotiva. ? forse pi? impegnato o attivo; il benevolo ma lontano desiderio di felicit? mondiale si trasforma in affetto attivo. Karuna pu? includere il desiderio di sopportare il dolore per risparmiare gli altri.

Mudita esprime felicit? gioiosa e onesta per la buona sorte degli altri. ? l’opposto dei sentimenti negativi, come l’invidia o la gelosia. Mudita emana verso l’esterno in circoli sempre pi? ampi, mentre l’invidia o sentimenti negativi simili si muovono verso l’interno con un assorbimento in s? sempre pi? limitato.

Upekkha, nota anche come equanimit?, ? la meditazione finale della serie. In questo stato, la mente e il cuore sono in uno stato di perfetto equilibrio in cui ? possibile l’intuizione che vede il cerchio completo. Questo ? uno stato senza passione: n? forti sentimenti positivi n? forti sentimenti negativi possono creare uno squilibrio.

Ognuno di questi passi deve essere seguito per la purezza della compassione. Senza prima sperimentare, ad esempio Metta, la meditazione su karuna potrebbe trasformarsi in piet? invece che in compassione. Senza i tre stati precedenti, la pratica meditativa finale della gentilezza amorevole, l’equanimit?, potrebbe manifestarsi come apatia invece di profonda accettazione.