La teologia biblica è una branca della teologia cristiana che si occupa più spesso della progressione storica della conoscenza delle persone su Dio come descritta nella Bibbia. Lo studio della teologia biblica ripercorre la storia delle interazioni tra Dio e l’uomo. I suoi primi sostenitori, tra cui Geerhardus Vos (1862-1949), consideravano la teologia biblica in contrasto con alcune delle tendenze razionalistiche della teologia sistematica, poiché i teologi biblici di solito credono nel soprannaturale in misura maggiore rispetto ad altri teologi.
Nonostante alcune tensioni storiche, la teologia sistematica e la teologia biblica hanno generalmente una relazione complementare con obiettivi leggermente diversi. Mentre la teologia sistematica tenta di classificare o descrivere ciò che è noto o proposto su Dio secondo formazioni logiche, la teologia biblica cerca di tracciare la storia di come tale conoscenza di Dio è stata rivelata nella Bibbia. In altre parole, la teologia sistematica tende ad avere un approccio topico, mentre la teologia biblica ha più spesso un approccio storico alla conoscenza o alle proposizioni su Dio.
Vos e la maggior parte degli altri teologi biblici sostengono che la Bibbia contiene una serie di rivelazioni progressive sulla natura di Dio. L’Antico Testamento introduce il carattere di Dio e la storia dei rapporti di Dio con gli esseri umani, in particolare gli israeliti. La redenzione di Dio del Suo popolo attraverso Gesù Cristo è l’argomento del Nuovo Testamento. Questi due segmenti principali della Scrittura raccontano la storia della redenzione. Secondo questa visione, tutto nell’Antico Testamento dovrebbe essere visto come una prefigurazione o un orientamento verso Gesù, mentre il Nuovo Testamento può essere correttamente inteso solo come la continuazione della redenzione iniziata nell’Antico Testamento.
Per attenersi a questo punto di vista particolare, gli studiosi generalmente devono presupporre alcuni presupposti sulla Bibbia. Mentre molti altri studiosi della Bibbia o teologi sistematici vedono la Bibbia semplicemente come un testo religioso e potrebbero non credere affatto in Dio, la maggior parte dei teologi biblici sostiene che la Bibbia sia la parola autorevole di Dio. Gran parte della visione dell’Antico Testamento da parte di un teologo biblico, ad esempio, si basa sul presupposto che la storia degli israeliti stia intenzionalmente conducendo verso un evento futuro: la venuta di Cristo, che potrebbe avvenire solo in modo soprannaturale.
Mentre la discussione sulla storia della redenzione è il tipo più comune di teologia biblica, il termine è talvolta usato anche per descrivere altri tipi di indagine teologica. Un tipo è stato talvolta chiamato fenomenologico, nel senso che cerca di descrivere le credenze di certe persone in determinati momenti, come nelle credenze degli israeliti durante l’esilio a Babilonia. Altri potrebbero considerare la teologia esegetica – il tentativo di utilizzare informazioni rilevanti per determinare l’esatto significato delle parole di un autore biblico – come una branca della teologia biblica. Coloro che praticano questo tipo di teologia non manterrebbero necessariamente gli stessi presupposti su Dio e sulla Scrittura che probabilmente avrebbero altri.