Che cos’è una coltura di tessuti vegetali?

La coltura di tessuti vegetali è un’attività che comporta la coltivazione di parti isolate di piante in condizioni sterili strettamente controllate. La tecnica è spesso utilizzata sia in ambito biotecnologico che in quello vivaistico e può essere adattata per ottenere piante clonali mature o una varietà di organi e tessuti specializzati. Quando un vivaio utilizza la coltura di tessuti vegetali per creare molte piante mature da un’unica fonte, si parla in genere di micropropagazione. Altri usi per la tecnica includono lo studio di particolari tessuti vegetali, la creazione di ibridi attraverso la fusione di protoplasti e la crescita di singole cellule per i preziosi composti che contengono. I risultati finali della coltura di tessuti vegetali sono generalmente dettati in base ai terreni di coltura utilizzati e alle vitamine, agli ormoni o ad altri composti aggiunti.

La tecnica della coltura dei tessuti vegetali si basa sul fatto che le piante possono essere coltivate da varie parti componenti. Spesso è possibile far crescere nuove cellule o addirittura un’intera pianta da componenti come foglie e steli o anche singole cellule e protoplasti. Il tessuto vegetale viene rimosso e quindi espiantato in un ambiente di crescita, che differisce da una situazione all’altra. Le singole cellule possono essere coltivate in piatti di coltura riempiti di agar o in una soluzione liquida ricca di sostanze nutritive all’interno di un bioreattore, mentre le talee vengono generalmente coltivate in materiali come lana di roccia, vermiculite e acqua.

La coltura di tessuti vegetali è utile in molti contesti diversi e i vivai spesso usano questa tecnica per coltivare un gran numero di piante identiche per la vendita o per altri scopi. La stessa tecnica viene utilizzata anche in selvicoltura per far crescere nuovi alberi di piantine in condizioni ambientali strettamente controllate. Può anche essere utile far crescere singole cellule in coltura per testare la resistenza agli erbicidi e ad altri composti. Ciò può far risparmiare tempo e denaro rispetto alla coltivazione di intere piante e al successivo test. La tecnica è utile anche per preservare specie di piante in via di estinzione o per propagare ibridi altrimenti sterili.

Esistono anche vari usi farmaceutici e biotecnologici per la coltura di tessuti vegetali. Alcune cellule vegetali possono contenere composti preziosi, come proteine ​​ricombinanti, che possono essere raccolte attraverso l’uso di colture di tessuti vegetali. In questo caso le singole cellule possono essere coltivate in un bioreattore e poi trattate per rimuovere i componenti preziosi. È anche possibile far crescere cellule vegetali specifiche, come il callo, utilizzando particolari substrati di coltura e ormoni additivi. In alcuni casi, queste cellule specifiche vengono coltivate per ulteriori studi.