Cos’è la Borsa di Varsavia?

Nonostante abbia una delle storie più turbolente di tutto il mondo finanziario, la Borsa di Varsavia in Polonia ha perseverato nel diventare la più grande borsa valori dell’Europa orientale. La sua storia risale al 1700 e presenta molte chiusure dovute all’occupazione e alla guerra. Si basa su tre principi giuridici che delineano la missione dello scambio. È una società di proprietà pubblica stessa e vanta un sistema completamente elettronico con diverse società nel suo registro.

La Borsa di Varsavia ha avuto inizio nel 1700 quando il paese era conosciuto come il Regno di Polonia e lo scambio per lo più scambiava banconote e valute. Nel corso dei secoli lo scambio ha vissuto un ciclo di vita imprevedibile, in particolare durante il XX secolo. Durante la prima guerra mondiale, la Borsa di Varsavia fu chiusa durante l’occupazione tedesca, per poi riaprire dopo la guerra e richiudersi sotto l’occupazione tedesca della seconda guerra mondiale. Questa volta il trading floor rimarrebbe chiuso per quasi 20 anni.

Durante il dominio comunista della Polonia del secondo dopoguerra, la Borsa di Varsavia rimase inattiva. Quando il governo comunista è caduto nel 1989, ci sono voluti altri due anni e l’assistenza finanziaria della Francia per riaprire. Lo scambio è iniziato con solo cinque titoli, ma nel corso dei due decenni successivi ha iniziato a gonfiarsi con l’espansione. Al momento della stesura di questo documento, la borsa di Varsavia è considerata il più grande centro di scambio di azioni in tutta l’Europa orientale.

Quando la Borsa di Varsavia ha riaperto le sue porte, ha fondato tre principi guida che avrebbero aiutato a guidare le sue decisioni. Uno si è concentrato sulla dipendenza della borsa dall’offerta pubblica, le condizioni che regolano l’introduzione di strumenti finanziari nel commercio organizzato e le società pubbliche. Il secondo includeva la negoziazione di strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, diritti di sottoscrizione, futures e altri elementi di negoziazione finanziaria. Terzo, lo scambio agirebbe sulla supervisione del mercato dei capitali, vale a dire le regole legali che dettano un’economia capitalista.

L’incarnazione della Borsa di Varsavia nel 1989 è stata fondata dal Tesoro di Stato, ma la sua struttura è cambiata dall’essere un’organizzazione di proprietà del governo ad essere quotata in borsa. Curiosamente, il Tesoro possiede ancora quasi tutte le 60,000 azioni dello scambio, lasciando il resto di proprietà di banche e società di brokeraggio. Grazie alla sua relativa novità sul mercato del trading, la borsa ha sempre vantato una rete di comunicazione elettronica che consente un trading moderno e completamente digitale.

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