La funzione della sineddoche in poesia è quella di enfatizzare aspetti specifici della cosa o della persona che la sineddoche rappresenta e di minimizzare l’importanza della cosa stessa. Una sineddoche è una figura retorica in cui una parte di qualcosa rappresenta l’intera cosa o viceversa. Sebbene la sineddoche possa essere utilizzata per animali e oggetti inanimati, spesso disumanizza una persona, enfatizzando una certa caratteristica o funzione.
La sineddoche in poesia si presenta in molte forme. Il tipo più elementare è quando una parte si riferisce a un tutto. Una sineddoche si forma anche quando una categoria generale è usata per riferirsi a una categoria o un oggetto specifico, come dire “Il Libro” per riferirsi alla Bibbia, e quando un materiale si riferisce a qualcosa fatto di quel materiale, come “plastica”. per una carta di credito. Inoltre, ciascuno di questi tipi ha una sineddoche opposta: un intero si riferisce a una parte, una classe specifica si riferisce a una generale e un contenitore si riferisce al suo contenuto.
Uno degli scopi della sineddoche in poesia è enfatizzare la funzione della parte specifica menzionata. Nel drammatico monologo di Robert Browning, “My Last Duchess”, l’oratore discute un ritratto della sua defunta moglie, dicendo: “Le mani di Fra Pandolf / Lavoravano intensamente un giorno, e lei è lì”. Questa sineddoche rafforza la visione di Fra Pandolf come lavoratore, la cui importanza risiede in ciò che ha fatto con le sue mani, non in lui come persona.
Allo stesso modo, Browning ha usato la sineddoche nel suo lungo poema “L’anello e il libro”. A partire dalla riga 286, scrive “lingua impertinente e orecchio pigro / Per questo, consorte ‘sotto l’arco, portico”. Le persone si stanno radunando sotto gli archi, ma l’accento è posto sul parlare e sull’ascolto che fanno. I poeti usano anche la sineddoche per sminuire il valore della cosa rappresentata.
La sineddoche in poesia è spesso confusa con la sua parente stretta, la metonimia. In una sineddoche, la cosa menzionata include tipicamente o è inclusa nella cosa rappresentata. La metonimia è quando un oggetto, come una corona, viene sostituito con qualcosa di strettamente correlato, come un re. Molti poeti usano entrambe le figure retoriche per aggiungere significato e immagini.